Ver Sacrum Grande era l’attesa nei mesi scorsi per l’annunciata uscita del nuovo album dei Qntal, progetto tedesco di musica “electro-medievale”, nato nel 1992 dall’incontro di Ernst Horn (Deine Lakaien) con Michael Popp e Sigrid Hausen (entrambi negli Estampie). I loro primi due album (Qntal I e II) sono stati senza dubbio all’avanguardia nel fondere le sonorità elettroniche più all’avanguardia con liriche e testi di origine medievale, magnificamente supportate dalla splendida voce della cantante. Una formula decisamente innovativa ai tempi, che ha riscosso un notevole successo ed è stata più volte oggetto di imitazione, soprattutto in Germania, senza però che nessuno riuscisse mai raggiungere quella perfetta commistione sonora che ha contraddistinto la loro musica (chi non si ricorda la grandissima “Ad mortem festinamus”?). I Qntal ritornano ora, dopo otto lunghi anni di assenza, e si presentano in formazione rinnovata, senza Ernst Horn, che nel frattempo ha formato il gruppo degli Helium Vola (che porta avanti una simile ricerca musicale) e con l’introduzione di un nuovo musicista (Fil), proveniente da un gruppo di rock medievale stile In Estremo, che lo sostituisce alle tastiere e agli strumenti elettronici. Qntal III riprende le sonorità degli album precedenti, ma la presenza elettronica è ora meno in primo piano e preponderante rispetto al passato, spesso inframmezzata dal ricorso a strumenti antichi, ed anche alla chitarra acustica (“Lamento de Tristano”). Di conseguenza convivono nell’album brani differenti, alcuni più vicini alle morbide atmosfere medievaleggianti degli Estampie (“Maiden in the Mor”, “Spiegelglass”), altri più energici e potenti nel “vecchio stile” Qntal (tra tutti “Am morgen Fruo” e “Ecce Gratum”). Nonostante questo carattere ibrido, il lavoro è decisamente di altissimo livello e si fa apprezzare soprattutto ad un ripetuto ascolto per la raffinatezza della composizione musicale, per l’uso di una molteplicità di strumenti e per la conturbante voce di Sigrid, elemento portante di tutta la musica, con liriche in latino, francese, spagnolo, inglese e tedesco antichi, basate su testi medievali riguardanti l’antica leggenda di Tristano e Isotta.