Degli Zeromancer ho indelebile il ricordo dei loro fantastici concerti dal vivo: il gruppo sul palco dimostra una capacità e una potenza veramente rarissime. Zzyzx è il loro terzo CD, che arriva dopo le due convincenti opere, Clone your lover e Eurotrash. A dire il vero al primo ascolto questo album mi ha un po’ deluso anche se in seguito i suoi dieci brani, orecchiabili e “catchy” più che mai, mi sono entrati definitivamente in testa. A mente un po’ più lucida si può dire che nuoce senz’altro a Zzyzx il suo essere un po’ troppo smaccatamente fatto per puntare alle classifiche. Senz’altro l’etichetta degli Zeromancer, che è la major Wea, vuol fare del quintetto norvegese la nuova “big thing” commerciale: si spiegano così le eccessive morbidezze negli arrangiamenti, talvolta veramente troppo stucchevoli come nel caso dei singoli “Famous Last Words” e “Erotic Saints”, con quel loro inutile sottofondo di archi. Quello degli Zeromancer è un rock-pop contaminato da influenze industriali che però col passare del tempo si vanno smussando sempre di più. Insomma è una delusione totale questo Zzyzx? In fondo no, perché come dicevo il gruppo non ha perso la sua capacità di scrivere dei pezzi molto accattivanti che alla fine si lasciano ascoltare con piacere. Ci sono anche dei brani piuttosto belli, fra tutti la coppia Teenage Recoil e Hollywood che apre il CD. Alla fine all’album do un 6 e 1/2 più per simpatia che per reale merito. Certo che se gli Zeromancer non “giocassero” a fare i Rasmus sarebbero davvero unici… Vi consiglio spassionatamente di non perdere invece i loro live (purtroppo il tour di Zzyzx è finito senza passare per l’Italia).
Lascia un commento