Ver Sacrum Gli NFD (l’acronimo sta per Noise for Destruction) sono un progetto messo in piedi dal bassista storico dei Fields of the Nephilim, Tony Pettitt, insieme a Peter White e Simon Ripping, provenienti entrambi dal gruppo gothic White Sensorium. Probabilmente il lavoro è un fioretto del buon Peter, forse per farsi perdonare l’effimera esperienza Rubicon…; di certo le tre tracce che occupano l’EP per un totale di poco più di 17 minuti di durata sono un tentativo di radicale ritorno all’antico. Esse trasudano, infatti, McCoy style al 100%: nelle sonorità, negli arrangiamenti, nella partitura vocale che arriva a tratti all’imitazione; persino la scelta del formato EP, ormai abbastanza desueta mi pare voglia evocare quegli anni gloriosi (pare sia disponibile anche la versione in vinile…). Inoltre, gli elementi che fanno sì che il prodotto si distingua dall’originale (qualche suono un poco più sintetico, qualche chitarra un poco più metal, qualche arrangiamento un poco più prog, qualche parte vocale un poco meno bassa…), mi pare che siano dovuti più all’assoluta inarrivabilità del prototipo che a consapevoli scelte stilistiche. La fluviale title track (9.03 minuti) è la più nephilimiana di tutte, con il suo oscuro crescendo inizialmente ben costruito e con quella voce che in più di un punto risveglia piacevoli ricordi; ma poi quasi tutta la seconda metà del pezzo è segnata da un esorbitante assolo chitarristico per il quale Pettitt ha chiamato in aiuto nientemeno che Peter Yates, ma che non ha nemmeno l’ombra del fascino del suono che trovavamo nel gruppo di Carl McCoy. “No Love Lost”è un pò più movimentata e “noise” e rimanda echi di un altro progetto di McCoy, i Nefilim. Infine “Unleashed”, più melodica e rock e anche ben strutturata, non arriva comunque ad elevare gli NFD al di sopra di qualsiasi altro gruppo con la medesima musa ispiratrice. In attesa del full lenght non possiamo fare a meno di chiederci il significato di questo solo in parte riuscito tentativo di clonazione.