Non lasciatevi ingannare dalle ottime apparenze: questo doppio DVD è infatti quello che dalle mie parti di dice “una sòla”. Intanto si tratta di un’opera non ufficiale, non quindi una produzione di Robert Smith e compagni: l’idea di fondo non sarebbe comunque nemmeno male, ovvero fare un documentario sui primi dieci anni della storia dei Cure, da Three Imaginary Boys a Disintegration. Le premesse sono perciò buone e anche il prodotto si presenta davvero bene. Appena aperta la confezione cade l’occhio sul booklet interno, molto lungo e completo, in cui viene fatta un’analisi filologica degli album del periodo, analizzando canzone per canzone! Le note di copertina interne però cominciano a farmi sospettare qualcosa e con un filino di diffidenza metto nel lettore il primo dei due DVD. Si tratta del “pezzo forte”, ovvero del documentario di circa 50 minuti in cui la storia dei Cure viene analizzata in una serie di interviste, a musicisti, giornalisti, dj, promoter ma mai a qualcuno dei Cure o del loro entourage. I Cure, a parte in foto, si vedono solo in tre bellissimi pezzi tratti da una trasmissione televisiva inglese del 1984 (“Bananafishbones”, “The top” e “Piggy in the mirror”). Tutto qui, 3 apparizioni originali dei Cure e nient’altro: davvero troppo poco, anche per un lavoro non ufficiale. Se questa non è una fregatura non so come chiamarla… Addirittura gli intermezzi musicali che si ascoltano in sottofondo non sono nemmeno i brani originali dei Cure ma solo delle riprese fatte dalla cover band Insecure! Insomma, se questo documentario fosse inserito come bonus in un DVD pieno zeppo di materiale “vero” dei Cure sarebbe anche una gradita sorpresa, perché di per sé si tratta anche di un lavoro interessante; come traccia principale è invece innegabilmente poca cosa. Il secondo DVD è poi una presa in giro bella e buona, visto che contiene solo cover dei Cure suonate dai soliti Insecure, mentre la parte visuale è composta da una serie di effetti visivi di quart’ordine. Insomma cosa pensare di questo DVD? Ad essere buoni si tratta di un prodotto non riuscito ma se si vuole essere maligni si tratta invece solo di una speculazione a danno dei fan (ribadiamo che non si tratta di una release ufficiale dei Cure). Certo a pensar male si fa peccato… ma spesso ci si azzecca…. Da ignorare.
Lascia un commento