Sepulcrum SpeiHo scoperto il progetto Sepulcrum Spei scaricando Algor dal sito della net label Benekkea. Potresti fare una breve introduzione per i lettori di Ver Sacrum?
Sepulcrum Spei è un progetto nato nel 2005 con l’obiettivo di porre in musica sensazioni di desolazione e assoluta assenza di speranza; mi è venuto subito naturale metterlo in atto unendo dark ambient e elementi di folk minimalista ed è a tutti gli effetti un progetto solista, anche se mi sono avvalso fin dal principio della collaborazione di Edoardo al flauto, con cui avevo già suonato in altri progetti.
Il nome che hai dato al tuo progetto musicale è, a mio giudizio, affascinante: come nasce?
Sepulcrum Spei (sepolcro della speranza) credo sia una perfetta descrizione per le sensazioni e la visione del mondo che il progetto ispira.
Devo ammettere che, nell’ambito musicale in cui si colloca, il tuo suono ha delle caratteristiche molto peculiari: esistono molti progetti che mescolano folk e ambient scura, ma l’uso di strumenti come il flauto o l’arpa, nella forma in cui ne unisci il suono alle basi ambientali, ti rende senz’altro molto originale. Come nasce un tuo brano?
Avviene tutto in modo naturale, anche se spesso con tempi molto dilatati e lunghe pause di riflessione sui brani stessi. Parto da una sensazione che poi sviluppo, a volte iniziando dalle melodie folk, a volte dalle parti ambient o solo dal suono di un drone, cercando sempre di lavorare sui suoni e unire le varie parti mantenendo inalterata la sensazione di partenza che ha dato vita al brano.
Quali sono le tue fonti di ispirazione, musicali e non? Che tipo di evoluzione possiamo attenderci nel suono di Sepulcrum Spei? Puoi accennarci qualcosa riguardo ai tuoi progetti futuri?
L’ ispirazione per i brani dei Sepulcrum Spei viene dall’osservazione del mondo o meglio dalla mia personale visione della vita e del mondo. Dal punto di vista musicale i riferimenti sono dark ambient, industrial ma anche folk e musica medievale. Su alcuni dei nuovi brani a cui sto lavorando saranno presenti anche linee vocali in stile ritual, ci sarà una maggiore cura per i dettagli e per la qualità del suono e aggiungerò altri strumenti presi in prestito dalla musica medievale, pur mantenendo lo stile minimalista delle parti folk. Mi piacerebbe pubblicare il prossimo lavoro su cd ma anche lavorare con le net-label è comunque gratificante. Nel frattempo mi sto dedicando al debutto su cd del mio progetto parallelo Lucus.
Partecipi ad altri progetti musicali?
Suono nei Lucus con Edoardo (flautista anche dei Sepulcrum Spei) e una cantante soprano, un progetto neo medievale/rinascimentale che pubblicherà entro breve un cd intitolato Cantiones Filicatae per la label argentinaTwilight Records. Ho anche altri progetti che spaziano dalla musica medievale al doom, alcuni appena abbozzati altri che realizzerò entro breve, aggiornamenti e link si possono trovare sul sito dei Lucus.
Molto spesso ho l’impressione che, pur continuando a esercitare su di me un forte fascino, la musica ambient con influenze oscure o industriali abbia raggiunto un punto di saturazione e riesca con difficoltà a trovare sbocchi nuovi nel suono. Sei d’accordo? Se sì, quale può essere una via di uscita da questa situazione di impasse?
Anche se ci sono ancora progetti interessanti, capita spesso di riascoltare praticamente le stesse cose suonate da musicisti diversi. Ci si dovrebbe affrancare dalla divisione in generi quando si compone, non tanto per contaminare con generi diversi ma soprattutto per scrivere senza barriere non fermandosi a pensare se quello che si sta scrivendo sia adatto al genere oppure no; purtroppo questo allontana l’interesse delle case discografiche e credo anche di gran parte del pubblico, tanto che i progetti che trovo più interessanti sono sempre fra quelli con meno visibilità.
Quale ritieni che sia lo stato dell’ambiente musicale alternativo e, in particolare, di quello legato alla matrice industriale in Italia?
Ci sono molti progetti validi ma poco supportati. I musicisti che emergono lo devono più a curriculum e collaborazioni con nomi noti che alla qualità, questo succede ovunque ma rispetto ad altri paesi in Italia mancano anche realtà che supportino la scena nazionale prediligendola rispetto a gruppi stranieri.
Come mai hai scelto di far pubblicare i due vostri lavori (AlgorMMV) da due Net Label? Cosa pensi del lavoro che queste particolari realtà portano avanti?
Non avendo l’occasione di pubblicarli su etichette tradizionali, le net label danno una buona visibilità, spesso superiore a tante piccole etichette che pubblicano pochissime copie su cd-r. Ultimamente la musica più interessante, soprattutto in ambito dark ambient, l’ho ascoltata su net label. Danno spazio a molti validi progetti che altrimenti non avrebbero visibilità.
Anche a te chiedo quali siano il piatto e la bevanda preferiti…
Domanda difficile… in questo momento direi cervo con polenta e Sforzato della Valtellina, ma so che fra mezz’ora cambierò idea.