
Ouroboros nasce nel 2004, per mia volontà, come una sorta di “esteriorizzazione” in musica dei miei studi esoterici intrapresi quasi vent’anni fa, una sorta di colonna sonora che potesse fare da tramite tra le mie emozioni, gli arcani del passato e l’ascoltatore.
Ricreare una sorta di “Medioevo interiore” è l’obiettivo che vorrei realizzare, e con i primi tre lavori finora pubblicati credo una parte sia stata realizzata, anche se il percorso è ancora lungo e tortuoso.
Lo sviluppo che da un cd porta al successivo è quello di migliorare e arricchire un po’ le tracce contenute, senza snaturare troppo lo stile proposto, in modo che l’evoluzione di Ouroboros sia lenta ma graduale.
Ricreare una sorta di “Medioevo interiore” è l’obiettivo che vorrei realizzare, e con i primi tre lavori finora pubblicati credo una parte sia stata realizzata, anche se il percorso è ancora lungo e tortuoso.
Lo sviluppo che da un cd porta al successivo è quello di migliorare e arricchire un po’ le tracce contenute, senza snaturare troppo lo stile proposto, in modo che l’evoluzione di Ouroboros sia lenta ma graduale.
Il mercato è, da qualche anno in qua, alquanto affollato di progetti che mescolano suoni ambientali ed industriali e tematiche esoteriche. In cosa, a tuo giudizio, il progetto Ouroboros si distingue all’interno dell’ambito musicale in cui si colloca?
Essenzialmente sono due gli elementi caratteristici: uno è l’uso delle litanie in latino, naturalmente studiate in modo da creare una sorta di “mantra”, l’altro è l’uso di onde subliminali inserite nelle tracce, che permettono all’ascoltatore di entrare davvero in uno “stato alterato di coscienza”, cosicché in modo reale egli può sperimentare una dimensione “sottile” tanto descritta in molti scritti esoterici. E per finire vorrei sottolineare come gli elementi esoterici siano inseriti attentamente perché frutto di studio e passione autentica, e non per una sorta di “moda”, come purtroppo vedo in molte uscite odierne.
Leggendo il tuo sito, ho notato che questo tuo progetto musicale ha alle spalle una complessa infrastruttura concettuale: vorresti parlarcene? Potresti descriverci in che modo le tre fasi della trilogia discografica di Ouroboros si sovrappongono al percorso alchemico?
Ouroboros è nato principalmente per realizzare in musica il percorso alchemico della Grande Opera che dovrebbe portare alla Pietra Filosofale; ogni fase è un successivo tassello che evolve nel percorso, e per ora solo una parte della Nigredo è esplorata; sia Solve et coagula, Nigredo e Lunarya fisica sono ancora una pietra grezza, la fase al nero è nel pieno del suo svolgimento.
Prevedi evoluzioni per Ouroboros nel breve periodo?
Ho già registrato cinque nuove tracce, in cui partecipano come ospiti Claudio Dondo (Runes Order), Aleph Zero e mAlice (Deviated Sister Tv), che mantengono la stessa cifra stilistica degli scorsi lavori, pur con qualche piccola novità.
Ho visto che hai pubblicato un libro intitolato I segreti della luna nera: vorresti parlarcene?
Il libro, edito nel 2003 da Arktos Edizioni, è un saggio esoterico sul personaggio di Lilith, analizzato a livello magico, storico, simbolico e filosofico, con a compendio una parte astrologica in cui la “Luna Nera” viene analizzata e collocata nella stesura di un tema natale; in questo modo viene descritta la parte oscura, femminile e nascosta che spesso viene rimossa perché desta paura.
Oltre a Ouroboros, hai diversi altri progetti musicali: vorresti descriverceli ?
Mind Infinity è un progetto di musica new age, in cui esprimo la mia parte più dolce e delicata, ed ha già all’attivo quasi dieci album, uno dei quali The third eye in download gratuito per Benekkea; Apotheke è un mix tra il pop anni 80, EBM e trance, e prevede qualche ospite alle vocals e alle tastiere; Mannequin è un esperimento che miscela drum’n’bass, elettronica e dark, mentre Alhambra è solo un puro “scherzo”, dance pop anni 80 molto leggera e frivola, registrato senza alcuna pretesa.
In più ho remixato alcune tracce per gruppi come Runes Order, The Tenant e War Ki Par, oltre a collaborare con molti musicisti sia per la musica che per i testi.
In più ho remixato alcune tracce per gruppi come Runes Order, The Tenant e War Ki Par, oltre a collaborare con molti musicisti sia per la musica che per i testi.
Che musica ti piace ascoltare, e che tipo di letteratura preferisci?
A livello musicale ho ascolti molto diversificati; amo in particolare l’heavy metal, la new age, la musica pop degli anni 80, qualcosa di dark e di rock, e talvolta ascolto anche musica italiana, soprattutto Battiato e Paul Chain, i miei “idoli”.
Amo leggere principalmente testi esoterici, saggi storici sul Medioevo, e come autori apprezzo Maupassant, Mallarmé, Lovecraft, Gozzano e Leopardi, mentre leggo pochissimi autori moderni, tra cui Eco.
Amo leggere principalmente testi esoterici, saggi storici sul Medioevo, e come autori apprezzo Maupassant, Mallarmé, Lovecraft, Gozzano e Leopardi, mentre leggo pochissimi autori moderni, tra cui Eco.
In che modo sei entrato in contatto con il mondo delle net label e cosa pensi del lavoro che portano avanti? Quali pensi che possano essere i maggiori vantaggi apportati da queste realtà all’ambiente musicale alternativo?
Ho conosciuto le net – label per caso, girovagando su alcuni forum in internet ho letto di esse, e ho provato a contattare Davide della Benekkea perché a pelle mi “ispirava” più delle altre; il loro lavoro è molto importante, perché dà modo a molti progetti musicali, che difficilmente approderebbero ad un contratto discografico vero, di uscire dall’ombra e di farsi conoscere da molte persone. Anche se il sogno di tutti coloro che fanno musica è farsi produrre un cd “vero”, il ruolo delle net label sarà sempre più importante, permettendo di distribuire gratis musica che altrimenti languirebbe in pochi e mal distribuiti cd-r, o peggio ancora sull’hard disk di un pc.
La chiusura che, per me, sta diventando un classico: dicci quali sono il tuo piatto e la tua bevanda preferiti!
Piatto preferito: Pasta con il ragù e pizza, bevanda vino rosso (Rosso di Montalcino su tutti).
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