Ecco una ulteriore dimostrazione di quanto la new-wave italica trovi ancora la forza di procreare validi epigoni di Diaframma, (primi) Litfiba, Neon… I mantovani Sinezamia (bel nome!) a dispetto di una ispirazione certo debitrice di quel periodo, sanno proporre un lotto di canzoni valide, auto-producendo questo EP che va considerato con interesse. Se la voce di Marco Grazzi vi ricorderà, anche nell’espressività, qualcuno, c’è da sottolineare quanto il cantante sia preparato e dotato di buona verve. All’indispensabile contorno badano da par loro Marco Bandiani alle chitarre, Claudio Mori alla batteria, Simone Mori al basso e Carlo Enrico Scaietta alle tastiere, ed è un piacere ascoltarli in episodi maturi come “Danza sull’acqua” (che è il frutto dell’elaborazione di un vecchio brano, originariamente titolato “Altrove”). La tensione cala nelle seguenti “La mia poesia” ed “Ammoniaca”, le quali difettano in vigoria, esaltando comunque la vena melanconica ed intimista dei suoi autori/esecutori. Meno statica è “Noia”, anche se emerge una certa staticità che alla lunga potrebbe rivelarsi assai nociva, fugata da un bel solo di chitarra nella parte finale; “Volti” ci conduce al capolinea, e va citato non solo per essere l’ultimo pezzo: i suoi sei minuti non risultano vani, è canzone darkeggiante ed umbratile che con “Danza dell’acqua” si contende il titolo di miglior brano del dischetto. “Fronde” è stato realizzato in cento copie serigrafate, essenziale nella spartana grafica che comunque fornisce tutte le informazioni utili ad identificare il progetto.
Email: sinezamia@hotmail.it