Che il doom sia poco incline ai compromessi lo sappiamo benissimo, avendolo ormai assodato nel corso di questi anni. Un genere che rifugge le ampie plateee, pur avendole più volte sfiorate negli anni per merito di qualche gruppo emerso agli onori della cronaca, e che ha saputo mantenere una aura di rispettabilità e di integrità che ad altri settori della musica alterna fa decisamente difetto. Opera comunque al suo interno una setta ancor più radicale, aderente ai crismi di una ortodossia che ai non iniziati può apparir fanatismo puro, e che innalza nelle sue manifestazioni di dolore il nero e disadorno stendardo del funeral. A questa cupissima congrega appartengono i Remember November, autori di “Funeral Doom sessions vol. 2” a proposito del quale vi rimando al virtual iscritto che troverete oltre. Nei due introversi figuri che si nascondono dietro agli inquietanti monicker Murnau e Doomenicus ci imbattiamo in quest’ennesimo progetto, che prende il nome dall’arcigno vocalist e che s’avvale delle prestazioni di Igniis Fatuus alla seconda chitarra e di Crazoyde alla batteria. “Cold embrace”, “Mercy and forgiveness” e “She haunts you” sono i tre episodi che segnano significativamente questo promo, brani spogliati d’ogni inane orpello ma che rispetto a RN evitano in parte quell’oltranzismo ch’è proprio del funeral, mantenendosi comunque in ambiti claustrofobici ed obscurissimi. Colanti pece, queste canzoni esaltano il lato criptico della musica del destino, trovando riferimento in misconosciuti, invero dagli adepti amatissimi, acts quali Revelation e Penance. Sono certo che a Bobby Liebling (Pentagram) piacerebbero, pur non essendoci tentazioni seventies fra questi solchi, in virtù della loro spontanea naivetè! Palma del miglior pezzo a “She haunts you”, sicuramente la meglio delineata del terzetto.
Lascia un commento