I Crossover (al secolo Mark Ingram e Vanessa Tosti, alias Rat Boy e Rat Girl…) non potevano davvero scegliersi un monicker più adatto di quello che hanno, non a caso il genere cui sono dediti è indefinibile e lascia a dir poco spiazzati… I dieci brani inclusi nel loro nuovo lavoro sono piuttosto diversi l’uno dall’altro: l’iniziale “Black mess”, ad esempio, è caratterizzato da sonorità electro-folk molto particolari e da lyrics ancor più strane, mentre i successivi “Lost sheep” e “Computer simulated mountains” virano rispettivamente verso un art-pop-rock assai intrigante e verso un electro-punk minimale e schizoide. La quarta traccia, intitolata “Hard winter” e cantata dalla sensuale Rat Girl, può ricordare un po’ i The Kills ed è molto orecchiabile, mentre la seguente “The weight” (sempre con Rat Girl alla voce…) propone un sound più oscuro ma ugualmente affascinante. Proseguendo nell’ascolto ci si rende conto che la musica prodotta dal duo è tutto tranne che scontata o prevedibile: in alcuni casi si può quasi parlare di sperimentazione, ma in altri bisogna pure considerare l’appeal commerciale che parecchi dei pezzi hanno (a volte le due cose vanno anche di pari passo, vedi ad esempio nella titletrack…), per cui risulta difficile prevedere che tipo di pubblico potrà apprezzare questa release. Di certo c’è che Space death merita tutta la vostra attenzione, specie se siete molto “open-minded” e sempre alla ricerca di novità.
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