Ritus: Legion
Quattro tracce di ambient casereccia e anonima per gli irlandesi Ritus. Il primo brano è otto lunghi minuti di banalità che l’ascoltatore medio del genere avrà sentito centinaia di volte. Si continua sullo stesso tono col secondo brano, solo che questa volta i minuti sono 20. E, purtroppo, anche col terzo. L’enorme problema di questo gruppo è che amplifica all’inverosimile una musica che già di per sé è statica per natura, rendendola ancora più immobile. In una parola, noiosa. Difficile recensire un disco come questo, perché davvero c’è poco da dire su un disco costruito, fondamentalmente, sul nulla.