Prendete una vocalist assai stonata, aggiungete harsh-elettro contaminata con l’hip-hop(!!!) ed avrete Syndicate “imprescindibile” debut-album di Haushetaere, progetto di Nadine Cooraz, già alla ribalta (va beh…) per le sue collaborazioni con Acylum (progetto solista di Pedro Engel che ricambia il favore apparendo come ospite in alcuni brani di Syndicate). Le al solito pompose note promozioanli dell’Alfa Matrix presentano il disco come un’innovativa fusione tra electro, industrial, pop and hip-hop….peccato che il risultato sia di assoluta mediocrità! Se le iniziali “Hetaere” e “The Game” possono anche raggiungere la sufficienza, per quanto riguarda la struttura musicale e le ritmiche ballabili (ma definire stonata Nadine è ancora poco),  già dalla successiva “Believe” inizia un vero e proprio calvario. Il brano vede la partecipazione di tale Joe Rilla, a quanto pare famoso rapper di Berlino e rappresenta uno dei momenti più bassi di un disco dove, come avrete capito, da salvare c’è veramente poco o nulla. Solo i fans dell’harsh-elettro più becera potrebbero trovare spunti interessanti nelle varie “Sunshine is my destroyer”, “Rotes Sofa”, “Rauschgift”, ecc…brani che non aggiungono nulla ad un genere ormai alla frutta e che in questo disco tocca uno dei suoi momenti più bassi. Un album ed una band che confermano come il catalogo Alfa Matrix sia in massima parte un refugium peccatorum.