La collana “Babele Suite” di Perdisa Pop Editore diretta da Luigi Bernardi si contraddistingue per avere in catalogo alcuni interessantissimi nomi dell’horror/noir italiano fra cui Danilo Arona, Stefano Di Marino, Elisabetta Bucciarelli e la cosiddetta “regina del gotico italiano” Barbara Baraldi. Non poteva quindi passare inosservato un altro meritevole titolo di Babele Suite ovvero il romanzo breve uscito nel 2010 “Hanno Amore” di Gianluca Chierici, scrittore, poeta e regista.
Hanno Amore è una favola nera che si cala nel mito più oscuro e tenebroso rievocando la storia di Diana e Atteone. Non è oggettivamente una tematica nuova, tutta la letteratura dal romanticismo in avanti parla infatti del mito, della sua morte e del suo riaffiorare nella deformità dell’orrore come per esempio si può riscontrare in E.T.A. Hoffmann, Gustav Meyrink, Arthur Machen e H.P. Lovecraft. Il libro è comunque gradevole, sospeso fra realtà e onirismo e narra le vicissitudini di due bambini legati da un destino reciproco. Un destino che si rivela segnato da un’infanzia spaventosa, in cui strani e enigmatici luoghi sono il teatro di orribili eventi dove la realtà e l’immaginazione si confondono.
Il racconto è quindi una sorta di incubo a occhi aperti in cui vengono rievocate le esperienze di un bambino che si ritrova sperduto in un bosco, posto archetipico per eccellenza, dove si scoprirà in seguito che vi erano celebrati i tremendi sabba delle streghe. Successivamente abbandonato dai genitori in un tetro istituto dall’aria minacciosa, il ragazzino si trova a vivere un’esistenza che si interseca con quella di una bambina dal profetico nome di Diana che condivide con lui gli stessi sogni. Tutta la vicenda narrata si può leggere come un viaggio a ritroso alla ricerca degli inquietanti misteri che contaminano l’innocenza dell’infanzia.
La risposta si troverà infine nel mondo onirico, e in questo senso si rivela significativa la citazione di Gerard De Nerval all’inizio del libro in cui si parla del “dilagare del sogno nella vita reale”. Le parole di Nerval possono così essere considerate una chiave interpretativa del romanzo.
L’altra citazione è di Guy De Maupassant e concerne l’amore, e indubbiamente la ricerca dell’amore e l’incontro con la morte è un altro dei temi che si ritrovano fra le pagine scorrevoli di questo lungo racconto esoterico che si legge piacevolmente. Non posso quindi non consigliare “Hanno Amore” a tutti coloro che amano le fiabe, le streghe, la luna, gli incubi e i misteri.
Gianluca Chierici: “Hanno Amore” (Perdisa Pop, Babele Suite, 121 pagine, € 10)