La Mannequin riporta alla luce, in un’edizione limitata in vinile di 250 copie Tanzmusik, un album gioiello di Sam Rosenthal sepolto negli abissi temporali. Tanzmusik, registrato in origine nel 1985, faceva parte della serie di cassette “PROJEKT ELECTRONIC AMERIKA”, dedicate alla cosiddetta “electronic mood music” ideata dal boss dell’influente Projekt Records e leader dei leggendari Black Tape of a Blue Girl. La musica, a distanza di anni, non è invecchiata e mantiene tutto il suo fascino fuori dal tempo. Si tratta di un viaggio cosmico e oscuro nel segno di un’elettronica minimale che deve molto alla lezione di Brian Eno e dei Corrieri Cosmici; in particolare si sente l’influenza dei Cluster meno radicali, quelli di album come Zuckerzeit e Sowiesoso. Un’altra fonte di ispirazione è costituita dal synth-pop dei primi Human League. Il disco è composto da brevi quadri sonori elettronici che scorrono placidi creando un costante flusso ipnotico: le atmosfere create sono in alcuni casi dark e ombrose come nella siderale “Out of the Clouds” e in “Lookout Point”, una traccia che evoca paesaggi extraterrestri desolati persi nelle profondità del Cosmo. “The Sky and the Calendar” ricorda i Tangerine Dream mentre “Desert Island” fin dal titolo omaggia Brian Eno. Tanzmusik è quindi un ottimo lavoro che meritava di essere strappato dall’oblio. In seguito Sam Rosenthal svilupperà ulteriormente il suo interesse per la musica ambient come dimostra Terrace of Memories, l’album del 1992 in collaborazione con il belga Vidna Obmana, uno dei nomi più influenti del genere. E’ poi da sottolineare la grande importanza accordata a Steve Roach all’interno del catalogo della Projekt, artista di cui continua a ristampare i capolavori.