Gli Orbital sono un duo britannico di electronic dance music fondato nel 1989 e composto dai fratelli Paul e Phil Hartnoll che, come è noto, divennero nei ’90 delle star dei ‘rave party’ in Inghilterra. Il loro modo così creativo di ‘fare’ elettronica è comunque considerato ‘seminale’ ed ha fornito molti spunti ovunque. Scioltisi per seguire progetti solisti, hanno rilasciato quest’anno Wonky, il loro ottavo lavoro in studio, il primo dopo Blue Album del 2004 ed anche il primo da quando, nel 2008, si sono ritrovati. L’album non smentisce la fama del duo: risulta infatti un ascolto davvero gradevole che, ovviamente, rientra a pieno titolo nei canoni ‘dance’: la strumentazione elettronica, tuttavia, è usata con tale abilità e tale consumato mestiere da creare una musica accattivante e raffinata, perfetta per il sottofondo di uno stato d’animo senza troppi pensieri. Inizia un gran pezzo, “One Big Moment”, melodia elettronica di dosata armonia e ritmica brillante; il livello resta buono con “Straight Sun”, note ‘dance’ più vivaci e briose e la successiva “Never”, sonorità spaziali di ampio respiro. Ma uno dei pezzi forti è, naturalmente, “New France”, uscito anche come singolo, che vede la mitica Zola Jesus prestare la sua fantastica voce ad una delle melodie ‘dance’ più ‘cristalline’ ed oniriche sentite ultimamente, con un risultato a mio avviso unico. “Segue “Distractions”, sperimentale e dai colori techno, dove tuttavia l’accattivante melodia ripetuta da una voce femminile disperde l’atmosfera robotica; poco dopo “Beelzedub” è uno degli episodi più notevoli: oscura, ritmata, suoni elettronici taglienti, sembra emettere onde diaboliche (si dovrebbe comprenderlo dal titolo?) che assaltano letteralmente i nervi. Grande anche la title track che grazie ad un ritmo convulso ed al canto della vocalist e rapper Lady Leshurr fa smaniare fino al ‘cardiopalma’; la chiusa, “Where Is It Going” è musica electro pulsante, nuovamente di ampio respiro. Ed il relax natalizio è assicurato.
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