I Soviet Soviet sono un altro esempio di band assolutamente non gotica la cui proposta può essere però a pieno titolo affiliata al “genere oscuro”. A guardare i componenti di questo giovanissimo trio marchigiano sembra di essere di fronte all’ennesima band indie, che difficilmente potrebbe suscitare un qualche interesse per un lettore (o redattore) medio di Ver Sacrum. È il caso di dire che l’abito non fa il monaco, perché la musica dei Soviet Soviet si ispira profondamente al primo post-punk britannico e soprattutto suona eccitante e coinvolgente. Non è un caso che l’etichetta Mannequin Records, da sempre attenta alle migliori istanze dell’underground oscuro, sia del passato che del presente, li abbia messi sotto contratto. Summer, Jesus è il secondo lavoro dei Soviet Soviet che esce per la label romana, dopo lo split 12″ realizzato insieme all’interessante combo francese dei Frank (just Frank). L’album consiste in uno splendido mini-LP di sei pezzi, in vinile rosso, limitato a 300 copie e che può essere acquistato dalla pagina Bandcamp della Mannequin, da cui Summer, Jesus può essere ascoltato in streaming e acquistato in formato digitale. La musica dei Soviet Soviet, da quanto si ascolta in questo mini, è basata su una formula molto chiara: le già citate influenze post-punk, fatte di intriganti giri di basso e riff di chitarra che Alessandro Costantini impasta di eco e flanger, vengono interpretate in ritmi sempre veloci e up-tempo, scanditi dalla precisa batteria di Alessandro Ferri. La voce acuta e nasale di Andrea Giometti, che suona anche il basso con metronomica precisione, è molto particolare e immediatamente riconoscibile. Le composizioni sono tutte estremamente buone, in particolare “Warmata” e ” Prince, Prostitutes”. È anche vero che da questa ricetta sonora i Soviet Soviet non divergono mai tanto, così che i brani di Summer, Jesus suonano dopo ascolti ripetuti un po’ simili tra di loro. Il giudizio complessivo su quest’opera è comunque nettamente positivo, tanto da farmi ritenere i Soviet Soviet una delle realtà più interessanti e promettenti della scena contemporanea. Evidentemente sono in molti a condividere questo lusinghiero giudizio, visto che la band sta proprio in questi giorni accingendosi ad affrontare un tour in Messico! Bravi quindi ma per un giudizio definitivo li aspettiamo alla prova dell’album full-length.