Esce, per la OPN, label francese molto attenta alle sonorità elettroniche di confine, un dischetto in vinile limitato a 100 copie intitolato oscuramente Black Monolith EP destinato a diventare un oggetto di culto fra gli appassionati di post-punk. L’Ep porta la firma di USHERsan & HIV ovvero di Pedro Penas Robles e Anthon Shield Usher, quest’ultimo ex-membro dei leggendari Norma Loy, indubbiamente uno dei gruppi più importanti della cosiddetta coldwave francese degli ’80. Entrambi interessati, oltre che alla musica, alle arti devianti e in particolare al Dadaismo e a nomi come William S. Burroughs e Timothy Leary, il duo è riuscito a trovare una magica sinergia alchemica come si può ascoltare in Black Monolith EP, costituito da 5 corrosive tracce di sonorità che uniscono post-punk e industrial evocando nomi storici come Suicide, Clock DVA e i primi Cabaret Voltaire. La prima traccia, “Nuevo Siglo”, è caratterizzata dal cantato spagnolo e mi ha fatto venire in mente i Mueran Humanos. Segue una efficace cover di “I remember” dei grandissimi Suicide di Alan Vega e Martin Rev, un gruppo ancora oggi influente che è considerato da molti una leggenda da tramandare. “Lovelet” è una traccia leggera di minimal-wave  mentre la strumentale “Transmutation” è liquida nel suo sinuoso incedere electro-industrial. La conclusiva “Someone Else”, con le sue sonorità analogiche e il cantato freddo e carismatico fa rivivere nuovamente lo spettro di Alan Vega. Nonostante le influenze siano evidenti, la musica è comunque originale a conferma del talento di USHERSAN & HIV, un progetto elettronico che speriamo di poter riascoltare presto. Nel frattempo non lasciatevi sfuggire “Black Monolith EP”!