Gli Hautville – gruppo italiano di neo-folk  e folk popolare originario della Lucania – pubblicano, sempre per la meritoria label SPQR, un nuovo mini cd intitolato Le Moire.  Le Moire nella mitologia greca rappresentano il destino ineluttabile: il loro compito è quello di tessere un filo che rappresenta  la vita di ogni uomo, svolgerlo e  infine reciderlo segnandone  in questo modo la sorte. L’album si presenta in un bel digipack: la copertina ha una suggestiva immagine raffigurante il Palazzo di Cnosso a Creta che invita a intraprendere un viaggio nel tempo alla ricerca degli antichi culti degli Dei. Musicalmente, rispetto a quanto si ascoltava in No Milk For Babies e Numen Lumen ovvero neo-folk che ricordava un gruppo glorioso come gli Argine e recupero della tradizione folk del Sud Italia, si notano piccoli cambiamenti tesi a mettere maggiormente a fuoco e variare la formula sonora. La voce maschile (vero punto debole degli Hautville) è stata sostituita con quella femminile della brava Simona B. e il background prog di Leonardo L. E Francesco B. ha preso il sopravvento: è possibile infatti ascoltare una cover del glorioso Banco del Mutuo Soccorso (la nota “Non mi rompete”) e in due tracce –“In superficie”  e la strumentale “Caelum et Terra” – è ospite nientemeno che Arturo Stalteri (Pierrot Lunaire) al pianoforte. La chitarra acustica è presente in ogni caso in tutte e 5 le tracce e il sound del gruppo è sempre riconoscibile e non è stato snaturato. La chiusura è affindata a “Le Moire”, davvero un grande brano di folk che mostra l’originalità e l’ispirazione degli Hautville. A questo punto, considerando che il precedente Numen Lumen era in realtà un cd antologico che riproponeva quasi per intero il disco d’esordio, è lecito aspettarsi un nuovo full-lenght per poter apprezzare maggiormente il valore artistico di questo gruppo molto interessante che è sicuramente riduttivo incasellare nel filone neo-folk.