Il 23 giugno si è svolto a Firenze il Dio)))Drone festival II, che ha visto esibirsi Verdiana Raw, Gargamella e Bad Girl. I concerti si sono svolti nell’area esterna del teatro di Castello a Firenze, location che si è rivelata perfetta per un evento del genere, di fronte a una discreta cornice di pubblico. La bravura dei gruppi, tutti italiani, ha fatto il resto.
Per il primo concerto in programma a salire sul palco è Bad Girl. Il componente di questo progetto ci propone una sorta di electro-industrial a mio avviso valida, accompagnata da una serie di immagini proiettate durante le songs. Sebbene in un genere musicale come quello sopra citato – perlomeno per il sottoscritto – l’assenza parti vocali alla lunga si faccia sentire, è comunque buona la prova live di questo musicista.

Gargamella al DIO)))DRONE Festival - foto di DJ Lovv
Veloce cambio di palco e tocca adesso ai Gargamella e alle loro sonorità folk e sperimentali. Oltre ad avermi fatto una buona impressione in studio, devo riconoscere che anche dal vivo la band propone una musica davvero interessante. Con una serie di strumenti (chitarra classica, percussioni, piano, theremin…) Lapo Marliani e Nicola Savelli danno vita ad un’alchimia musicale coinvolgente ed originale. Tra i brani eseguiti una menzione particolare per “Xacaras” e soprattutto “The Remain Essence”, uno dei brani a mio avviso migliori del loro album Teta Velata, uscito lo scorso anno.
Bella anche “Sybil”, canzone – come ci ricorda il cantante – dedicata alle streghe. Bel concerto.
Ultimo live in programma di questa serata è quello di Verdiana Raw. Pur avendo assistito a diverse date a supporto dell’album Metaxý, ogni concerto di questa band riesce sempre ad essere coinvolgente e mai scontato. Sulla validità di questo progetto musicale mi sono già espresso più volte; in questa occasione non posso far altro che ribadire, semmai ce ne fosse bisogno, la bravura di Verdiana a piano e voce e di Antonio Bacchi e Fabio Chiari rispettivamente a chitarra e percussioni, anche nella dimensione live. Tra i brani proposti “Big Eyed Dog”, “Dining Alone”, “The Japanese Garden” come sempre ottimamente interpretati da Verdiana e una bella versione di “Headless Baby Bitch”.
In questa serata l’esecuzione di alcune canzoni è stata accompagnata da una performer, scelta che ha avuto il suo impatto dal lato visivo e che ha reso ancor più interessante il concerto. C’è stato anche spazio anche per una sorta di esperimento in musica – come ci ha spiegato Verdiana e su cui non mi soffermerò in questa sede – che ha visto l’esecuzione di un brano da parte della cantante con una persona chiamata sul palco a suonare il piano, entrambi bendati.
Il concerto si chiude con “Strega (La Loreley)” tra gli applausi dei presenti.
Per concludere un doveroso ringraziamento agli organizzatori di questo evento e ai gruppi che hanno suonato per averci regalato questa bella serata.