L’approccio assai grintoso della vocalist Giorgia Sacco Taz ed un solido apparato strumentale rendono assai interessante l’EP di questo combo triestino (nel quale milita l’ex Fuel From Hell Andrea Piergianni, drums), attento a sviluppare un metal female fronted d’impatto dalle marcate derive moderniste (ed in questo caso il verbo funge da sostegno delle loro tesi sonore). Non vi sono concessioni a facili melodie, “Regret” e la title-track sono caratterizzate da un groove coinvolgente, ed anche la compattezza del titolo (cinque canzoni) lo rende convincente e degno d’attenzione. D’altronde il gruppo si spende dal 2005, ed ha adunque maturato una esperienza tale da renderlo pronto ad affrontare prove impegnative. L’ottimo ed instancabile lavorio della sezione ritmica (David Sportello si divide fra basso e keys) e la presenza costante della chitarra appannaggio di Luigi Pressacco (autore di interventi di grande presa), rendono Blood under snow biglietto da visita ideale per un gruppo desideroso d’emergere. Atmosfere notturne tangenti il noir (“Any emotion in you”), liriche introspettive, un corpo sonico evidenziato da una produzione asciutta (la masterizzazione è stata eseguita ai citatissimi Finnvox), una naturale, ascoltando gli episodi che via via si susseguono, predisposizione all’esecuzione live, per ora possiamo dichiararci soddisfatti di questo nuovo nome emerso dall’underground italiano (meglio ancora giuliano, considerato che questo lembo di terra riesce ad esprimere numerosi e meritevoli talenti).
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