Gli Spiritual Front sono, assieme agli IANVA, uno dei gruppi italiani cardine del filone neo-folk anche se il sound del gruppo romano si è progressivamente evoluto e raffinato come si può ascoltare in album come Armageddon Gigolò e Rotten Roma Casinò fino ad essere definito suicide-pop. Ora il frontman Simone Salvatori ha deciso di pubblicare un doppio cd limitato in versione lussuosa (2000 copie) intitolato significativamente Open Wounds in cui recupera dall’oblio vecchi brani degli Spiritual Front presentandoli in una nuova veste sonora. Si tratta di materiale di assoluto rilievo che rivive di una nuova luce e che farà sicuramente la gioia dei fan del gruppo che chiedevano di poter ascoltare queste gemme sepolte. Lo stile è quello attuale del Fronte: le vecchie e scarne tracce per chitarra acustica vengono così riarrangiate con sontuosi arrangiamenti orchestrali che rievocano atmosfere cinematografiche. Il feeling degli Spiritual Front è oscuro e apocalittico come si può ascoltarein tracce come la splendida e cupa “The Devourment Of The Will e la malinconica “Autopsy Of Love”. “Song For The Old Man” è invece indubbiamente un piccolo classico – ideale come colonna sonora da fine del mondo – con chitarre country e fisarmornica in evidenza mentre “Hey Boy” è un omaggio ai classici spaghetti-western di Morricone (un’operazione già fatta in passato dai Death In June in Nada! con “The Honour OF Silence”). La traccia finale del primo dischetto “Eucharist Of Sodomy” è poi davvero sorprendente e minacciosa e viene introdotta e chiusa da chitarre elettriche metal pesantissime: un esempio di cosa potrebbero essere capaci di fare gli Spiritual Front in futuro. Il secondo dischetto presenta invece brani strumentali orchestrali e industrial ed è davvero molto interessante mostrando un lato inedito degli Spiritual Front. Un acquisto obbligato per tutti i seguaci del Fronte.
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