I Daemonia del grande Claudio Simonetti pubblicano il loro terzo album. In realtà si tratta della riproposizione dello storico Dawn Of The Dead/Zombie (1978) dei Goblin che viene in pratica risuonato ex novo. L’operazione sembra così un modo per continuare a raschiare il fondo del barile e sfruttare il successo del passato. Non ci sono quindi sostanziali novità nel percorso artistico di Simonetti e dei Daemonia che si ostinano – senza molta fantasia – a riproporre la musica composta per i film di Dario Argento con un sound sicuramente aggiornato ai nuovi tempi ma che manca della magia, del fascino e del “feeling” dell’originale. La musica dei Goblin, voluta fortemente da Dario Argento per la versione europea di Zombie da lui curata, aveva migliorato sensibilmente l’impatto del film di Romero. Ma questo, in generale, vale anche per i film dello stesso Dario Argento: cosa sarebbe Profondo Rosso senza la sua mitica colonna sonora? L’album in ogni caso – pur non essendo il mio preferito dei Goblin – viene ben risuonato. Sempre ottime “L’alba dei morti viventi” e “Zombie” mentre spicca il talento di Titta Tani alla batteria in “At the Safari”. Il resto di Dawn Of The Dead/Zombie prosegue senza molti scossoni e con qualche riempitivo. La piacevole sorpresa è costituita dalle bonus tracks in cui viene riproposta “Roller” dall’omonimo album (forse il migliore dei Goblin), e “Toccata e fuga” di Bach oltre alla pessima “Il Cartaio”, che faceva parte della colonna sonora di uno dei più brutti film di Dario Argento. Album sostanzialmente consigliabile ai fanatici di Claudio Simonetti e ai completisti.
Lascia un commento