
Tom Smith degli Editors, Bologna 28/02/2014 - foto di DJ Lovv
A distanza di qualche anno rivedo dal vivo gli Editors per l’unica data in Italia di questo inizio 2014 a supporto del nuovo album The Weight of Your Love, uscito lo scorso anno. Nonostante l’ultima fatica della band sia, per quanto mi riguarda, tutt’altro che entusiasmante, memore delle buone esibizioni del gruppo a cui assistito in passato, decido di non perdermi il concerto del 28 Febbraio all’Unipol Arena di Bologna. A conti fatti devo dire che ne è valsa la pena, prova convincente, bel concerto e scaletta che non tralascia affatto i primi lavori della band, tutt’altro.
Con l’ultimo lavoro in studio – complice la svolta più rock – è indubbio che gli Editors abbiamo incrementato il proprio pubblico: sold-out la data milanese dello scorso Ottobre e più che buona l’affluenza anche a Bologna, con la location originaria del concerto – il Paladozza – cambiata a causa dell’elevata richiesta di biglietti.
Ad aprire la serata i Victories at Sea, terzetto britannico che per circa mezz’ora propone una sorta di post-punk di discreta fattura, ove non mancano – in un paio di episodi – reminescenze wave ’80.
Cambio di palco ed è la volta degli Editors, che si presentano con una song dell’ultimo album “Sugar” tra gli applausi e l’entusiasmo del pubblico. Palco, com’era logico prevedere, con una scenografia molto più curata rispetto al passato, giochi di luci e fuochi durante alcuni brani. Si prosegue, con grande soddisfazione del sottoscritto, con un trittico di canzoni “Someone Says”, “Munich” e “An End Has A Start”, ottimamente eseguite. E fortunatamente non sono state le uniche, dato che The Weight of Your Love, album che dal mio punto di vista rappresenta il punto più basso della discografia degli Editors, come già accennato segna una svolta melodica, su territori più vicini al rock e ben distante dal mood del debut album The Back Room, ma anche dei due lavori successivi.
Veramente belle anche “Lights” e “All Sparks”, sempre dal primo album, “Bricks and Mortar” e soprattutto “The Racing Rats”, applauditissima ed a dir poco trascinante, con il singer Tom Smith al piano.
Si cambia ahimè registro con “A Ton of Love” ed gli altri brani dell’ultimo lavoro in studio (alla fine saranno in tutto cinque quelli eseguiti), che anche nella dimensione live continuano a non convincermi per niente.
E’ tempo di bis, ove i nostri ci propongono una bella versione di “Camera” ed un’altrettanto interessante “Smokers Outside The Hospital Doors”, per poi congedarsi definitivamente con “Papillon” in una sorta – e qui non esagero affatto – di delirio totale da parte del pubblico.
Che dire? Gli Editors si confermano anche in questa occasione una grande live band. Un peccato vederli alle prese con certe sonorità, quando le potenzialità della band, come ampiamente dimostrato, sarebbero ben altre.