I Burial Hex sono un progetto oscuro di musica post-industrial di Clay Ruby. Il gruppo statunitense si caratterizza per il forte interesse verso tematiche esoteriche e religiose. Ora la Cold Spring pubblica In Psychic Defense, una raccolta in cd che rende disponibili una serie di brani usciti in origine fra il 2010 e il 2013 come singoli solo in edizione limitata. L’intero album è una sorta di “rituale magico” per la difesa della propria integrità psichica e le liriche sono tratte da un vecchio inno dell’Arcangelo Michele. La musica è ossessiva e contiene molte influenze come Power Electronics, psichedelia, musica cosmica tedesca, techno e post-punk. Concettualmente e musicalmente non siamo lontani da certi esperimenti dei Coil più esoterici. La prima traccia – la lunga title-track – ci immerge in un universo mistico e cupo popolato da misteriose presenze. Il sound è lugubre, monotono e minimale – con un possente giro di basso iniziale – e ricorda certe esperienze del glorioso Krautrock. Un vero e proprio trip mistico. La successiva “Hunger” è ancora più spettrale ed evoca “visioni” poetiche – le liriche sono di Rimbaud – deliranti e decadenti. In “Fantasie” e “Und Fuge” – che rielaborano dei temi di Bach – troviamo delle sonorità più fredde e elettroniche. “To Birth The Rotted Sun” è invece una traccia aggressiva e luciferina, un vero e proprio inno esoterico con l’organo ben in evidenza. Le conclusive “[Or: War]” e “The Tower” chiudono l’album in maniera ancor più estrema con minacciosi riferimenti a una simbologia oscura. Si tratta indubbiamente di un album molto interessante che non esito a consigliare caldamente a tutti gli amanti delle atmosfere dark e a chi non ha paura ad accostarsi a sonorità ricercate e sperimentali.
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