Nuovo album per i Rome del prolifico Jérôme Reuter intitolato A Passage to Rhodesia. Si tratta di una sorta di concept ambientato durante il periodo storico antecedente l’indipendenza della Rhodesia, quando, sotto la guida di Ian Douglas Smith, si formò un regime razzista in cui regnava l’apartheid. Fu un conflitto cruento e spietato. Qui viene analizzato il punto di vista dei soldati bianchi, discendenti dei coloni e schierati in una guerra delirante e orribile dalla parte di una causa persa. Jérôme Reuter continua così a focalizzare la sua attenzione su conflitti di importanza cruciale. In passato si era soffermato sulla guerra civile spagnola in Flowers From Exile e sulla resistenza francese in Nos Chants Perdus.
Musicalmente, dopo Hate Us And See If We Mind, i Rome ritornano efficacemente alle consuete sonorità neo-folk anche se non mancano brevi inserti ambient come nell’iniziale e cupa “Electrocuting an Elephant”. Con la successiva “The Ballad of the Red Flame Lily” – una traccia incalzante e incisiva – entriamo subito nel mood del disco, caratterizzato da tracce in cui la ieratica voce di Jerome Reuter è accompagnata dalla chitarra acustica e da percussioni marziali. La maestosa “One Fire”e la malinconica “A Farewell To Europe” – con reminiscenze dei Death In June – hanno la statura dei classici, grandi pezzi nel tipico stile dei Rome. Ma tutto l’album si mantiene su livelli alti e la tensione non scende mai. “Hate Us and See if We Mind” è un’altra grande traccia. Dopo il breve frammento ambient di “The River Eternal” l’album vira in chiave intimista con “Lullaby for Georgie”, “In Wilderness of Spite” e con le minimali sonorità synth della ballad “Bread and Wine”. “The Past is Another Country” chiude il cerchio con un loop stonato di pianoforte e voci.
Questo A Passage to Rhodesia si rivela un grande disco, sicuramente superiore al pur buono Hell Money e consigliato a tutti gli estimatori dei Rome. Disponibile anche un cofanetto in edizione limitata a 1000 copie che contiene un bonus cd di musica sperimentale oltre a un 10″, un poster e cartoline della Rhodesia.
ehm…. “Hell Boy” ??? 🙂
Ovviamente Hell Money 🙂 Grazie della segnalazione Giorgio!