Emanuele Lago è uno sperimentatore italiano con alle spalle diversi progetti: il più significativo è probabilmente quello dei Black Mountains Chronicle. I suoi album escono sempre in edizioni limitate e con confezioni particolari. Siamo in un ambito strettamente di nicchia. La sua arte è molto oscura e vicina, per certi versi, a un’estetica horror come si può riscontrare anche in album recenti come Orgasmic Act 13-26 degli Immortal Agony e Shallafrost Course And Other Tales dei Ghastly Marsshes. Musicalmente siamo dalle parti di un cupo dark-industrial. La sua creatività si manifesta attraverso nuove sigle ad iniziare dal presente Kurai Keshiki, monicker che rappresenta, in questo momento, il suo progetto più importante (tenendo conto che Black Mountains Chronicles sarà congelato per un po’).
Mozaiku è il secondo lavoro a nome Kurai Keshiki. La caratteristica principale di questa musica è quella di essere stata registrata con un campionatore portatile. Gli ambienti scelti per la registrazioni sono stati luoghi all’aperto o in fabbrica. Rispetto a quanto proposto da Lago in precedenza ci troviamo di fronte a materiale sonoro allo stato grezzo, privo di suoni elettronici e di qualsiasi anche minimo riferimento musicale. Per intenderci, siamo lontani anche dalle sonorità tipicamente dark-ambient di Lustmord e Lull. Forse è possibile ravvisare qualche connessione con gli Organum ma si tratta di un paragone da prendere con beneficio d’inventario. In realtà Emanuele Lago è un artigiano della sperimentazione, un assemblatore e un forgiatore di strani universi sonori.
Disponibile su Discogs in cassetta e cdr: http://www.discogs.com/Kurai-Keshiki-Mozaiku/release/6934904 .