Simon Balestrazzi è un veterano della scena sperimentale italiana. Attivo fini dagli anni ’80 con i mitici T.A.C., ha collaborato anche in vari progetti fra cui i Kirlian Camera, i leggendari Kino Glaz del mitico disco Al passo con l’Arcangelo (di cui faceva parte GregorioBardini) e, recentemente , con i New Processean Order. Il musicista di Parma ha poi proseguito la sua personale ricerca con progetti come Dream Weapon Ritual e Chandor Chasma e con alcuni dischi usciti a suo nome di cui si è parlato su Ver Sacrum. Ora è la volta del nuovo Ghost System che, in realtà, era già pronto da almeno 1 anno: si tratta di un lavoro molto particolare ispirato dal compositore di avanguardia Earle Brown, una figura importante che ha collaborato con nomi del calibro di John Cage, del pittore Jackson Pollock e dello scultore Alexander Calder. Earle Brown dava molto rilievo, nel suo metodo compositivo, all’aleatorietà come del resto lo stesso John Cage. Balestrazzi ha iniziato a concepire l’opera nel 2013 in completa solitudine: in quel periodo pensava di comporre qualcosa sui temi del tempo e della memoria quando gli venne in mente l’opera di Earle Brown Four Systems. È questa la genesi di Ghost System che unisce suoni provenienti da diverse fonti e sfrutta le tecniche compositive aleatorie dell’artista americano. Il risultato finale è astratto e immobile, paragonabile a un quadro di arte contemporanea: possiamo ascoltare lunghi bordoni elettronici ipnotici e ambientazioni minimali che creano un’atmosfera irreale. Sicuramente è uno dei dischi più vicini alla musica ambient di Balestrazzi che si conferma, con quest’opera, artista di assoluto rilievo quando si parla di sperimentazione e ricerca. Disponibile su Bandcamp: https://azothrecordings.bandcamp.com/album/simon-balestrazzi-ghost-systems.
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