Nuova uscita in casa Zoharum per Machinefabriek, il progetto di musica elettronica portato avanti con costanza e impegno dall’olandese Rutger Zuydervelt. Il disco, intitolato Assemblage e sottotitolato Gathederd Ecentrics 2010-2016, è il suo quinto lavoro. Si tratta, in realtà, di una raccolta di materiale raro che si poteva trovare solo in oscure compilations o sul collaborazioni uscite in EP. Ma ci sono anche composizioni concepite per colonne sonore mai realizzate e installazioni. Siamo in ogni caso di fronte a un documento importante per chi volesse farsi un’idea dell’evoluzione, nel corso del tempo, di questo artista. Il periodo coperto è quello del 2010-2016. Assemblage costituisce anche una sorta di introduzione per chi ancora non ha ascoltato nulla di Machinefabriek e vuole fare un viaggio nel suo universo sonoro. Questo disco può essere visto, in un certo senso, come un vero e proprio “best off” pur se mancano quelle che sono le sue tracce più significative. Assemblage è costituito da 15 brevi composizioni, brevi quadri sonori che brillano per concisione. Le ambientazioni sono, come di consueto per Machinefabriek, fredde e ai limiti dell’avanguardia più intransigente. Non va poi dimenticato che Zuydervelt ha sempre concepito “la sua arte” come una colonna sonora di paesaggi desolati come ha fatto in passato in Stilness Soundtrack. Rispetto ad altri suoi lavori che ho avuto modo di ascoltare in questo Assemblage emerge una maggiore frammentarietà e minore coesione. Tuttavia questo si spiega col fatto che ci troviamo do fronte a una raccolta di pezzi musicale eterogenei e che sono stati registrati in diversi momenti. Non viene però mai meno il tipico stile di Machinefabriek, glaciale, asettico e astratto. Il cd è realizzato in un elegante digipack in 3-panel ecopak ed esce in un’edizione strettamente limitata a 300 copie. Disponibile su Bandcamp: https://machinefabriek.bandcamp.com/album/assemblage.
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