La musica industrial delle origini, quella dei Throbbing Gristle e degli SPK per intenderci, fu sicuramente un movimento musicale e culturale di rottura che ha lasciato il segno: troppo spesso, quando si parla di questo genere, si dimenticano i padri fondatori. Ma, nonostante quel che si può pensare, non c’era un rifiuto totale delle esperienze musicali del passato. Generi come la psichedelia e il Krautrock vennero assimilati e reinventati dai pionieri dell’industrial. Queste considerazioni mi sono venute in mente a proposito di Burial Hex: si tratta di un progetto post-industrial americano di Clay Ruby in cui non mancano riferimenti alla psichedelia. Il forte interesse per le tematiche esoteriche lo ha posto nel solco di gruppi come i primi Coil e Current 93.
In passato su Ver Sacrum avevo recensito In Psychic Defense. Si trattava di una raccolta così come un’altra antologia è il nuovo Throne che raccoglie una serie di pezzi usciti in precedenza come singoli in vinile. Rispetto a In Psychic Defense la qualità media è però più bassa: il sound è caratterizzato, ascoltando brani come la title-track, “The Coming Of War” e “The Feasts of Saints Peter and Paul”, da un violento power electronics abbastanza sterile e fine a se stesso. Le ambientazioni sono paranoiche e da suicidio: si perde insomma la dimensione rituale e quelle influenze psichedeliche e krautrock che, in parte, ancora caratterizzavano la loro passata produzione. Solo nella traccia finale “Armagiddion” ritornano le atmosfere occulte di Burial Hex: percussioni, invocazioni vocali e tastiere minimali e cosmiche creano una dimensione metafisica ed esoterica di un certo fascino. Consigliato in ogni caso ai completisti. Disponibile su Bandcamp: https://burialhex.bandcamp.com/track/throne.