Front Teeth è il terzo album del progetto svizzero Veil Of Light, già noto ai nostri lettori per i precedenti Ξ e Ursprung. Le informazioni relativamente al suo fondatore, M, non sono più numerose rispetto al passato, ma sicuramente il nostro risulta intrigante non soltanto per la sua riservatezza ma soprattutto per la musica che, in quest’ultimo lavoro, ha conosciuto una sensibile ‘virata’ nello stile, attestandosi nei dintorni di un’elettronica decisamente più robusta e ‘muscolosa’, qua e là vicina all’electro, quasi sempre con ritmi sostenuti dal sapore ‘industriale’. Si ascoltino, per esempio, i beats vigorosi e l’andamento pulsante dell’opener, “Your Love”: l’atmosfera si rivela immediatamente oscura e metropolitana e ben vi si adegua la parte vocale dal timbro ‘robotico’. Poi, “Soul In Ethanol”, una delle più efficaci, ripresenta sonorità darkwave, comunque ‘condite’ dalla ritmica serrata, mentre “Cut Fingers”, tenebrosa e ipnotica, emana una tensione infinita. Strizza l’occhio all’electro la seguente “Sturm Und Drang”, perfetta per certi dancefloor come, del resto, lo è, subito dopo, anche “Cut Out Your Name”, che ribadisce l’‘orientamento’ del nostro con l’uso di ‘rumorismi’ ben piazzati e un’elettronica dalle tinte cupissime; “Soft Palate” incalza, disegnando ossessive visioni. Non mancano, tuttavia, elementi ritual/tribali, come in “Bridges Of God” che incede più solenne e sinistra mentre “Body To The Ceiling” alterna fosche note sintetiche ad un canto aspro ed intenso. Infine, un melodico tocco ‘vintage’ anima “Under A Sun That Never Sets” e “Fight Fire With Fire” conclude con voci registrate e tesissimi suoni elettronici un disco consistente ma accessibile che, dunque, può piacere agli amanti del genere come a chi preferisca le atmosfere non troppo opprimenti.
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