La scena post-industriale italiana è stata sicuramente molto ricca: gruppi come Officine Schwartz, Rosemary’s Baby, Ain Soph, Sigillum S, Atrax Morgue, T.A.C. e molti altri costituiscono la testimonianza di come questo genere, insospettatamente, abbia attecchito in Italia. Da una città tranquilla come Savona provenivano i F:A.R.: eppure la loro musica claustrofobica, parossistica e ossessiva sembra abbia origine in qualche luogo infernale dominato da fabbriche in disuso con i macchinari che, ogni tanto, si azionano da soli. I F:A.R: nascono nei primi anni ’80 e giungono all’esordio discografico con Da consumarsi con grazia del 1985 pubblicato dalla mitica ADN del compianto e leggendario Marco Veronesi. In realtà, prima del citato Lp, avevano registrato nel 1981 e nel 1983 2 oscuri nastri che contenevano “in nuce” tutto il potenziale deflagrante e corrosivo della loro musica.
Queste cassette, i cui titoli erano Duello sul cervello e Final Alternative Relation, vengono ora disseppellite dall’oblio grazie all’opera dell’etichetta svizzera Luce Sia in collaborazione con la Again Records e con la Der Klang Records e pubblicati in un doppio cd intitolato Mechanics & Music (nastri ’81-’85). Il metodo compositivo dei F.A.R. usava la tecnica del cut-up utilizzando nastri preregistrati contenenti fonti sonore provenienti da televisione, radio, cinema e strada: quasi una messa in pratica delle teorizzazioni di William S. Burroughs. Le ritmiche sono molto serrate e possono ricordare una versione estremizzata del gruppo di Krautrock dei Neu!.
Luce Sia si sta sempre più rivelando un punto di riferimento imprescindibile per il recupero di opere fondamentali del post-industriale italiano. Il cd può essere richiesto al seguente link: https://www.facebook.com/LuceSiaLabel/.