Aileen Wuornos è stata una serial killer e prostituta statunitense che si è resa responsabile di diversi omicidi. Dopo aver avuto un’infanzia travagliata in cui venne violentata da un amico di famiglia e rimase incinta, iniziò a prostituirsi e a convivere con un’altra donna. Dopo un periodo in cui venne segnalata alla polizia per alcuni crimini sfruttò poi il suo lavoro di prostituta per uccidere i propri clienti. La sua compagna era al corrente di quel che stava facendo. Finalmente, dopo un lungo periodo, venne incastrata e condannata a morire sulla sedia elettrica. Si tratta di una vicenda scabrosa comune ad altri serial killer, un argomento che ha affascinato l’immaginario della musica industriale fin dagli albori: i Throbbing Gristle hanno citato spesso Charles Manson mentre Monte Cazazza ha dedicato un pezzo a Mary Bell, nota per aver ucciso 2 bambini di 3 e 4 anni all’età di 11 anni. Qui in Italia il Teatro Satanico ha citato Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di cadaveri che, dopo aver bollito i corpi in un pentolone, ne otteneva saponette e gustosi dolci.
Ora è la volta di un gruppo nostrano ovvero gli Wuornosaileen Bande che, fin dal nome, si rifanno appunto ad Aileen Wuornos. I titoli dei loro pezzi come “Noia”, “Idiosincrasia”, “Paranoia”, “Frigorifero”, “Riflessioni sullo stato di morte” e “Inerzia” sono esemplificativi e, in un certo senso, sono “da manuale” della cultura industrial. Il disco in oggetto, intitolato Inerzia, è pubblicato dalla sempre attenta Luce Sia in collaborazione con la Silent. Luce Sia è un’etichetta ormai diventata imprescindibile per chi segue certi suoni. La musica è aspra, ruvida, corrosiva, fedele ad un power electronics abrasivo che piacerà agli amanti dell’industrial delle origini. Inquietante poi il testo di “Riflessioni sullo stato di morte”.
Siamo di fronte in ogni caso ad un’altra produzione interessante della scena post industriale italiana. Disponibile su Bandcamp al seguente link: https://wuornosaileen.bandcamp.com/album/inerzia.