Hidden Reverse è l’ennesimo progetto che vede coinvolto il guru della scena industrial italiana Simon Balestrazzi qui affiancato da Massimo Olla, altro nome importante attualmente quando si parla di certi suoni basti pensare a Noisedelik e alla sua recente collaborazione con Gianluca Becuzzi. Il disco in oggetto, intitolato Six Cases of Sleep Disorder, esce per la AZOTH, un’etichetta che è ormai diventata un punto di riferimento per chi segue l’industrial e la musica sperimentale italiana. Si tratta di una sorta di concept incentrato sui disturbi del sonno. Nell’economia generale del suono emerge sicuramente il tocco di Massimo Olla e dei suoi strumenti autocostruiti come il [d]Ronin, costituito da una serie di corde e di piatti di metallo che generano una serie di riverberi dalle sonorità cupe e cosmiche. L’intento di creare una musica che riproduca gli incubi malati generati dall’inconscio durante il sonno è, a mio avviso, pienamente riuscito: quelle che possiamo ascoltare sono sonorità astratte e sperimentali di matrice post-industrial ma che non sono lontane dalla musica di avanguardia. È musica generata da Hypnos, il Dio del sonno della mitologia greca che aveva il potere di addormentare uomini e dei. Le atmosfere e le ambientazioni sono oniriche e rimandano a una ritualità ancestrale sepolta ma, in qualche modo, ancora viva nell’inconscio collettivo. C’è molta visionarietà nelle menti di Balestrazzi e Olla e il risultato complessivo è straniante e fuori dal tempo: si rimane come ipnotizzati di fronte alla bellezza quasi scultorea di tracce come “In That Liminal Space Between Contending Realities” e “Entering the Empire of Sleepless” che ci portano in una dimensione oscura dove possiamo confrontarci con i nostri sogni più nascosti. Disponibile presso l’etichetta AZOTH e su Bandcamp https://azothrecordings.bandcamp.com/album/hidden-reverse-six-cases-of-sleep-disorder .