In occasione del decimo anniversario del debutto del progetto fondato dal musicista napoletano Bruno Masulli, ecco la pregevole ristampa rimasterizzata del demo uscito nel 2007 di In Aevum Agere intitolato From the Depth of Soul. Una buona opportunità anche per noi di Ver Sacrum per celebrare il lavoro trascurato a suo tempo di un gruppo fedele alla tradizione doom che, nel corso degli anni, ha saputo procurarsi un seguito non sterminato ma devoto. L’edizione 2017 di From the Depth of Soul, oltre alle sei tracce originarie, ne contiene una settima risalente alla stessa epoca ma non inserita nel disco; il suono – è stato notato da molti! – risulta in genere più curato e limpido. Lo si rileva già nel torvo esordio dell’opener “Omne Aevum” che sa sviluppare esattamente la tensione che serve prima che, nella successiva “In Aevum Agere”, riprendendo il motivo già introdotto, esploda una chitarra di sostanza e, subito dopo, il canto ricco d’impeto di Masulli, come tradizione vuole. Poi, la title track apre invece in piena furia con la batteria in grande spolvero che impone all’intero brano un andamento da togliere il respiro, ma anche la chitarra, soprattutto nella seconda metà regala passaggi decisamente emozionanti. Pochi istanti di “Ex Animo (Interludium)” ed ecco uno degli episodi migliori, “My Eyes Of Pain” che sa fondere la violenza dirompente di chitarra – in certi punti ‘ingentilita’ da qualche gustoso assolo – e batteria con una parte vocale appassionata e trascinante. In chiusura, l’irruente, epica velocità di “Vocatio Mistica (Voice of Mind)” e la densità ‘heavy’ della track VII, menzionata poco fa, concludono con tutto il pathos possibile un disco che i fan della band e, ovviamente, del doom metal in generale saranno ben lieti di riascoltare.