Continua, da parte della Zoharum, la pubblicazione di tutto l’archivio musicale di Rapoon. Robin Storey ha immagazzinato, nel corso degli anni, una mole di materiale impressionante. Ci sono numerosi “pezzi perduti” che si potevano rintracciare solo in oscure compilation ormai introvabili. Il periodo preso in esame in quest’occasione è il 2008-2011, forse, a mio parere, quello in cui l’artista inglese ha palesato qualche segno di stanchezza ripetendo schemi già ampiamente sfruttati. Tuttavia non si può non far notare come il livello qualitativo di Rapoon si sia sempre attestato su standard dignitosi.
In ogni caso ci troviamo di fronte, in questo Seeds in the Tide Volume 05, a un doppio cd che farà la gioia dei suoi seguaci più maniacali. Vengono proposte numerose tracce in collaborazione e rarità assortite fra cui la versione integrale di “Human Energy Field” che, in origine, si poteva solo recuperare sulla compilation From Earth To Sirius della Zoharum esaurita e fuori catalogo da anni. Ci sono anche delle tracce inedite provenienti da Stray e molte altre curiosità. Forse manca un po’ di omogeneità e le composizioni alternano stili diversi: si passa da atmosfere misticheggianti ad altre in cui prevalgono delle ritmiche molto potenti. Non c’è, per intendersi, l’uniformità di molti dischi di Rapoon.
Si tratta sostanzialmente di un disco da consigliare ai collezionisti e a chi è un patito di Rapoon e delle sonorità tribal-ambient. Siamo comunque in presenza di un documento non trascurabile che conferma l’eclettismo e la creatività di un artista a tutto tondo che non si è stancato di creare un universo metafisico e cangiante. Da segnalare sicuramente le tracce più lunghe che svettano sul resto del materiale presentato, a volte forse troppo frammentario.
Il cd esce in una bella edizione Digipak ed è limitato strettament e a 500 copie. Disponibile su Bandcamp: https://zoharum.bandcamp.com/album/seeds-in-the-tide-volume-05 .