Riecco Marco Grosso con il suo storico progetto Ouroboros: gli intenti sono stati, fin da subito, ambiziosi ovvero compiere, attraverso la musica, un percorso magico esoterico che portasse al compimento  della grande Opera Alchemica o Magnus Opus in latino. Lo scopo ultimo è quello di raggiungere, lungo diversi passaggi, la realizzazione della Pietra Filosofale. Ora, al di là dell’interesse che si può avere o meno in questi argomenti, occorre sempre andare con i piedi di piombo quando queste tematiche vengono palesemente messe in evidenza anche perché ormai sono troppo inflazionate. Alcuni artisti, in effetti, sono riusciti a creare atmosfere realmente cupe e occulte e penso soprattutto ai primi Current 93 e agli Ain Soph. La musica di Ouroboros è, sostanzialmente, una dark-ambient oscura ed esoterica: stiamo così parlando di un settore molto di nicchia anche se, in realtà, ha sempre avuto un suo pubblico. Non nego che il suo materiale sia sempre stato, a parte qualche caduta di tono, di un certo interesse. Alcune sue produzioni , come anche il recente singolo in vinile Suspiria De Profundis, hanno sicuramente una loro dignità e riescono ad avere anche un riscontro negli amanti del genere. Tuttavia, in un contesto come quello attuale, in cui troppi vogliono essere artisti, forse si ha la percezione che manchi “il sacro fuoco dell’ispirazione”. Detto questo, il nuovo lavoro, intitolato Compendium  – uscito in formato cassetta – non è per niente male: in un brano, “Runes Holder”, c’è ospite anche il grande Claudio Dondo dei Runes Order. Le ambientazioni sono dark e ipnotiche e tendono a creare una genuina atmosfera da film horror. Grosso è forse un po’ troppo naif ma riesce a regalare sempre qualche brivido. Se siete amanti del’occulto Ouroboros fa sicuramente al caso vostro. Disponibile su Bandcamp: https://ouroboros8.bandcamp.com/releases.