Con XI/XII Vlimmer non si limita a continuare la sua opera omnia ma segna un traguardo molto importante a livello artistico. Ci troviamo al cospetto dei due Ep più belli e completi composti da Alexander fino ad ora. 5+5 brani che ci rendono un Vlimmer in piena forma, padrone assoluto della Sua idea musicale. Ogni singola traccia contiene l’aura di quanto prodotto in precedenza, ma potenziandone l’efficacia. Siamo al cospetto di canzoni che marchiano indelebilmente a fuoco lo stile di Vlimmer: delineano in maniera inequivocabile “il muro del suono” di questo artista pervaso da una vena creativa che non si concede pause.
Così se XI ammalia per la malinconia di brani come “Licht” e “Lösung”, quest’ultimo un vero e proprio classico vlimmeriano, è in XII che, complice una maggior energia dei brani, abbiamo le sorprese migliori. La vena synth di “Farblosigkeit”, la wave accattivante di “Krakenkombat” e quel piccolo gioiello di “Zerschmetterung” con le sue chitarre distorte e la voce decadente, sono la massima espressione dell’Io musicale di Vlimmer.
Assolutamente da ascoltare.