La dimensione più intima e raccolta ben si addice allo spirito sensibile di Mick Gaze, Autore che abbiamo avuto modo di apprezzare in anni di attività come solista ed in gruppo (Moth’s Tales dei quali è fondatore e più recentemente con l’interessante progetto Tunnel).
In coppia con l’amico e collega Rob B. (Roberto Battilana, inossidabile bassista col quale condivide l’esperienza Moth’s T.) forma un duo esperto e versatile, competente pure nella rilettura di altrui repertori (allargando lo spettro della proposta accogliendo stili ed inclinazioni artistiche anche distanti dalla originaria matrice wave che li ha generati come interpreti), e ne è ulteriore prova questa serata, una domenica che accoglie fra le pareti del locale palmarino “Birra e basta” l’esibizione come main-band del cantautore milanese Paolo Saporiti (alla quale ho dovuto rinunziare pur troppo dopo tre brani causa improrogabili impegni familiari).
All’apparenza timido e riservato, elegante e sobrio nella gestualità, Mick esibisce un eloquio scarno limitandosi a brevi presentazioni dei motivi in scaletta, la quale è presenziata da estratti dal repertorio dei Moth’s Tales, ormai dei piccoli classici, composizioni personali che auspico verranno raccolte in un disco solista, due cover che possono sorprendere chi magari non lo conosce (rispettose ma eseguite con personalità, trattasi di degli A Perfect Circle, “So long and goodbye for all the fish”, uno dei passaggi più “radiofonici” di “Eat the elephant”, e dei The Decemberists, questa “This is why we fight” ad onor di verità non me l’aspettavo e ne ho gioito in quanto davvero ben eseguita), mostrando grande affiancamento con Rob. B. con il quale condivide autentica passione per quanto espone, evitando pose intellettualistiche e facendo ricorso ad uno stile fine che gli appartiene naturalmente. Qualche inevitabile errore e trascurabili sbavature attribuiscono alla serata una nota di colore e di calore, il che contribuisce a rendere ancor più apprezzabile la pur breve rassegna.
Una nota di merito va doverosamente spesa per la graziosa Enrica Ambrosini, al primo impegno come organizzatrice di eventi come questo (la serata precedente, svoltasi a Tarcento, che del mio amato Friuli è una delle perle, a Saporiti si sono affiancati i citati Tunnel), che sono certo saprà capitalizzare in vista di future repliche.
Scaletta
Icebound
See the train
So long and goodbye for all the fish (A Perfect Circle)
Absence
(Wind)
Eden
Gone
Oblivion
This is why we fight (The Decemberists)
Fall
Interference
Burying Ophelia