Nel 1992 uscì Aurora degli Ain Soph, un disco che, a suo modo, fu uno spartiacque nella carriera del gruppo romano ma costituì anche una sorta di risposta italiana al neo-folk di gruppi come Current 93, Death In June e Sol Invictus. Aurora ebbe un certo successo  sotterraneo tanto da essere adorato da Albin Julius dei Der Blutharsch. La sua lezione viene oggi ripresa dal gruppo musicale L’Amara fin dalla definizione di “neo-folk da osteria” data alla propria musica. Si tratta di una sorta di supergruppo voluto da Adriano Vincenti (Macelleria Mobile di Mezzanotte, Cronaca Nera) e Giovanni Leonardi (Siegfried, Carnera, Divisione Sehnsucht) che vede la partecipazione della crema della scena oscura italiana (ben 12 elementi) con la presenza di membri di band del calibro di Roma Amor, Calle della Morte, Foresta di Ferro e Teatro Satanico. L’Amara è un disco triste e decadente che getta uno sguardo disilluso verso un Italia che non c’è più. Il minutaggio è sicuramente troppo breve e questo costituisce forse l’unico limite di un lavoro in realtà molto ispirato. Fin dall’iniziale “L’amara vita” ci troviamo proiettati in una vecchia osteria piena di fumo mentre si gioca a carte e si bene un bicchiere di vino rosso, magari di Barbacarlo come sarebbe piaciuto a Gianni Brera. “Senza Amori Né Eroi” è la riproposizione di un vecchio brano composto da Marco Deplano per i Foresta di Ferro. “La puttana” è uno dei momenti più ispirati: è un brano davvero emozionante pieno di poesia e nostalgia con Giovanni Leonardi protagonista. In “Villa Amara troviamo invece Vinz Aquarian (Calle dela Morte, Ballo delle Castagne) alla voce in un’atmosfera da cabaret apocalittico. La chiusura, affidata alla pianistica “Calda e feroce”, è molto d’atmosfera. L’artwork è a cura di Simone Poletti mentre Yvan Battaglia ha curato il missaggio. L’Amara è disponibile in edizione limitata  sia in cd sia in vinile presso il sito della SPQR al seguente link: http://spqrlabel.com/. Disponibile anche su Bandcamp: https://lamara.bandcamp.com/album/lamara.