Gruppo svedese abbastanza sconosciuto da noi benchè sia attivo da qualche anno, The Secret French Postcards ha pubblicato da poco un album che vale la pena segnalare. Contradictions è un lavoro piacevole, lineare, onesto. Vi si riconoscono influssi postpunk/wave su sonorità malinconiche e suggestive, intrise di elementi shoegaze: il tutto rivela sicuramente legami con il passato degli anni ’80 senza eccedere nell’imitazione, con la creazione di una formula semplice e, nel complesso, riuscita. Contradictions contiene dieci tracce in cui prevale la presenza della chitarra, spesso emozionante, scandita da un basso deciso che, abbinato alla batteria di Frederik Ringwall, definisce un impianto ritmico senza eccessi. Il vocalist Ohlander predilige tonalità sognanti e intimiste, pervase da un mood alquanto tetro. L’opener “Awake”, dopo un originale ‘fumoso’ esordio di ambientazione ‘metropolitana’, si sposta subito verso gli scenari malinconici che abbiamo descritto, con suoni gradevoli dal sapore crepuscolare che favoriscono la meditazione. La seguente “With You” opta per colori più cupi, ove dominano un basso espressivo ed una batteria sostenuta, mentre “Make Me Bleed” è caratterizzata da una chitarra wave agile e fluida e da un basso martellante; poco più avanti, in “Black Hole” si percepiscono le suggestioni shoegaze di cui si diceva. Delle restanti tracce, da menzionare soprattutto le meste, ombrose visioni di “Lips”, le romantiche forme wave di “Walking” e, in chiusura, l’oscurità un po’ funerea di “Your God”, che conclude il disco di un gruppo, come si dice in questi casi, promettente, adatto a nostalgici e non.
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