Quintetto romano di recente formazione (2017), IN autoproduce questo interessante debut intieramente strumentale ove rock alterna ed elettronica incarnano l’indole sperimentale del complesso. L’apertura affidata a “’Night Mr. Lenin” traccia una linea comune con i Sun’s Spectrum, unendo nei suoi sette minuti circa più elementi che andremo poi a ri-incontrare nel corso dell’opera, un’indole sperimentale che attinge anche al post-rock (altro genere che i nostri mostrano di apprezzare, vedi alcuni impressionati crescendo che caratterizzano più d’un episodio) ed al trip hop fra gli altri. “Arpeggio means nothing” (i titoli sono sottoposti ad una particolare cura, essendo centrali nell’esposizione del concetto che sta alla base di IN) mostra il lato malinconico del gruppo, quello che preferisco, risultando brano gradevolissimo nel suo procedere meditabondo. Notturno urbano. Ma anche i restanti sei che costituiscono la track-list di One day you’ll miss today non presentano cedimenti né esitazioni: tra sfuriate elettriche e momenti di (apparente) calma (il post-rock sognante di “Alpha” che tracima nello shoegaze, la ritmata “Pride of nations”) gli Irina Nestor non lasciano spazio alla noia (l’elettronica spinta della vivace “Hawaii” ne fa pezzo adattissimo a fungere da colonna sonora per un poliziesco moderno seguita dalla jazzata “Now”). Sarà anche una “prima”, ma One day you’ll miss today presenta un insieme già maturo e soprattutto consapevole dei propri mezzi.