Se incidi per una label attenta alla sostanza come My Kingdom Music, non puoi proporre musica ordinaria. Li avevamo conosciuti con “Ecnephias” e con “The sad wonder of the sun”, i Lucani Ecnephias, ed abbiamo così potuto apprezzare i risultati dei loro sforzi creativi. Seven – The pact of debauchery non fa che confermare le già ottime istanze che li precedono, un disco concepito nel segno della continuità, l’impronta che il terzetto guidato dall’espressivo front-man Mancan è nitida e ben delineata. Dark metal che odora di terra bruciata dal sole del Sud, evocante riti ancestrali celebrati nell’interno buio di vecchie masserie abbandonate, più antichi della stessa umana memoria. “Vampiri”, “Il divoratore”, “Rosa Mistica”, un percorso idealmente affine a quello intrapreso da La Janara. La Tradizione. Eppoi una piece magnifica come “The night of the witch”, summa del verbo oscuro, girandola notturna tra Type O Negative, Moonspell e Nefilim, brano destinato a suggestionare le anime più sensibili e ricettive. Mostrano agio nei cadenzati, iscrivendo tra essi “Tenebra shirts” che addomestica con bravura  gothic dei Paradise Lost, in “The clown” non si rinunzia all’apporto delle tastiere assemblando una piece dall’umore scuro. Poi, le citate “Il divoratore” (introdotta da percussioni che inquietano) e “Rosa Mistica”, quest’ultima movimentata avvalendosi di sonorità “moderne” che potrebbero far intuire sviluppi futuri interessanti. Polvere di zolfo che infiamma occhi e nari. 

 

Mancan: vocals & bass – Nikko: guitars & keys Demil: drums & percussions 

 

Per informazioni: http://www.facebook.com/ecnephias
Web: www.mykingdommmusic.net