Davvero strana e particolare questa collaborazione fra ODRZ, storico progetto post industriale italiano e Sisto Palombella, virtuoso del synth accordion (si tratta della fisarmonica con elettronica incorporata). In pratica nasce da una sessione di registrazione di ODRZ66 di cui ho di recente parlato qui su Ver Sacrum (si tratta di Opera prima) in cui possiamo trovare il meglio della scena post industriale italiana attuale. ODRZ e Sisto Palombella, per l’occasione, hanno registrato 2 tracce di una dozzina di minuti l’uno. Dico subito che il risultato è sorprendente e va oltre le sterili classificazioni dei generi musicali. Indubbiamente si tratta di 2 artisti differenti fra di loro ed era in effetti difficile capire cosa ne poteva uscire. Il primo impatto è molto straniante: a farla da padrone sono i suoni del synt accordion di Sisto Palombella su cui ODRZ inserisce qualcuno dei suoi tipici strumenti elettronici. Non sembra di ascoltare musica industrial ma qualche compositore minimale in vena di stranezze. Le atmosfere sono spettrali ed inquietanti: si percepisce una tensione sotterranea che cerca di emergere dall’abisso. Traspare da queste composizioni quasi un senso del sacro: è come se i 3 musicisti ci stiano trasportando in un’altra dimensione. Si tratta di una musica ondulata e liquida che evoca immagini oniriche. In alcuni momenti il contrasto fra i 2 diventa palese e il risultato assomiglia a qualche bizzarria stile Nurse With Wound. Disponibile su Bandcamp: https://hellbonesrecords.bandcamp.com/album/odrz-sisto-palombella-odrz70.
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