Astral Sleep: Astral doom musick
Quattro brani ascrivibili al doom più visionario, come lascia intuire il nome che i quattro di Tampere si sono assegnati; il loro stile non è però esente da impulsi epicheggianti, anche se la voce di Markus Heinonen in questi frangenti manca di spessore (inevitabile il paragone con ben più noti doom-masters…). Sono i due brani collocati sul lato B del vinile a risultare i più incisivi, quivi il combo fa sfoggio di maggiore decisione sulle partiture sepolcrali di “Schwerbelastungskörper” (peccato per un inserto centrale rumorista a me incomprensibile) e nella visionaria “Aurinko ja kuu”, ove Heinonen si trova a suo evidente agio. L’uso della madrelingua, l’amalgama strumentale, la dilatazione del suono sono elementi portanti di una canzone che chiude degnamente il disco, ponendo al contempo solide basi per ulteriori evoluzioni stilistiche e di contenuti. E’ in questi episodi che il quartetto fa sfoggio di decisione e di personalità, d’altro canto sono attivi dal 2005 e vantano in carniere due full-length ed altrettanti eppì. Non giova loro pur troppo il presenziare un settore assai affollato (la loro naturale inclinazione al “cosmico” può comunque giovare), farsi notare non è per nulla facile, oggidì, se inquadrati nelle legioni del doom.
Markus Heinonen: voce e chitarre
Aaro Haverinen: chitarra solista
Jaakko Oksanen: basso
Jiri Pyörälä: batteria