Cristiano Deison non è un nome di cui si parla molto all’interno della scena sperimentale italiana. Io stesso lo conosco relativamente poco: è un peccato perché devo dire che si tratta, a mio avviso, di un artista “underrated”. Originario di Udine Deison è un cultore di musica rock e sperimentale ed è stato anche dj in una radio locale diffondendo artisti di avanguardia. Ha suonato anche con Teho Tehardo nel gruppo Meathead e vanta inoltre collaborazioni con John Duncan, Thurston Moore, Maurizio Bianchi, Gianluca Becuzzi e K.K. Null. Deison a un certo punto viene folgorato dalla musica elettroacustica, elettronica, ambient ed industrial. In particolare rimane influenzato dai primi Coil (quelli di Scatology e Horse Rotorvator) e dai lavori di Nurse With Wound. Ma sullo sfondo della sua musica si stagliano nettamente le figure di Brian Eno e Harold Budd. I suoi primi lavori sono nel solco di un noise e di un power electronics artigianale molto ruvido. Ma dopo questa prima fase si dedica alla musica dark-ambient. Il suo nuovo album Substrata è esemplificativo del suo metodo compositivo. Si tratta di un disco composto da 3 tracce estremamente minimali e immobili che riguardano la tematica dello sconosciuto e dell’innominabile nel solco di una nuova estetica nera e weird quella, per intenderci, di cui parla Eugene Thacker in Fra le ceneri di questo pianeta. In “Terra Firma” ascoltiamo lente evoluzioni di drones ciclici che ci immergono in una dimensione acquatica. “Prima Materia” è ipnotica, caratterizzata da un drone lugubre e cosmico con rumori e battiti che rendono l’atmosfera quasi “orrorifica”. La conclusiva e breve (circa 2 minuti) “In Vacuo” chiude in maniera in apparenza meno minacciosa questo enigmatico lavoro. Se amate la “deep music”, i Coil cupi e cosmici di Time Machines e Astral Disaster, un disco storico come Stalker di Robert Rich e Lustmord e in genere prediligete le ambientazioni profonde e immersive di sicuro qui troverete pane per i vostri denti. Substrata esce in un’edizione limitata di 300 copie in vinile verde. L’artwork è a cura dello stesso Cristiano Deison. Disponibile su Bandcamp: https://deison.bandcamp.com/album/substrata.