Nel presentare il suo nuovo disco Poisoning At Home Daniele Ciullini, storico esponente della scena post industriale italiana, spiega come questo lavoro parli di “informazione e controllo, linguaggio e potere, modelli e mass media, questi gli elementi dello scenario nel quale si muove Poisoning At Home”. Viene poi citata esplicitamente “la filosofia del disastro” riconducibile a una certa sottocultura underground degli anni ‘80. Inevitabilmente mi è venuto in mente il titolo di vecchio Urania d’annata ovvero la raccolta di racconti La zona del disastro di James Graham Ballard. Ballard d’altra parte è un nome importante e un’influenza per la scena industrial (non a caso la rivista Re/Search gli ha dedicato un numero speciale) assieme a William S. Burroughs. E proprio di quest’ultimo troviamo qui dei campionamenti della sua voce. Poisoning At Home si rifà al linguaggio dell’industrial delle origini ma non per questo suona inattuale. Viviamo in tempi oscuri, tempi caratterizzati dalla pandemia, in cui le nostre esistenze sembrano sempre più intossicate. In un certo senso quanto teorizzava la cultura industrial sul controllo dei poteri occulti (in maniera forse un po’ apocalittica) sta pervadendo la nostra società. Rispetto all’altro disco di Daniele Ciullini da me appena recensito (un album quello più di ricerca) Poisoning At Home si muove decisamente nel solco di storico esponenti come Throbbing Gristle e Maurizio Bianchi con drones ipnotici e loop ritmati. In particolare le ambientazioni mi hanno ricordato alcune composizioni proprio del citato Maurizio Bianchi. In realtà le atmosfere, a dispetto delle tematiche trattate, sono abbastanza pacate anche se l’atmosfera generale tende al grigio e al deprimente. L’immaginario evocato è molto esplicito fin dai titoli dei brani come “Aesthetic Of The Slave”, “Control And Obedience”, “Traces Of Mass Panic”. Disponibile su Bandcamp: https://lucesia.bandcamp.com/album/077-daniele-ciullini-poisoning-at-home.
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