I Kill Your Boyfriend ritornano con un album completo dopo 5 anni, anni in cui invero il gruppo non è stato con le mani in mano. Da The King is Dead del 2015 infatti la band veneta ha prodotto due 45 giri in edizione limitata e l’EP in cassetta Ghosts, che è comunque del 2016. Soprattutto ha calcato i palchi di tutta Europa con dei live irresistibili.
 
Killadelica già dal nome sembra una dichiarazione programmatica: la volontà di presentare un pastiche Rock ‘n’ Roll, un’energetica sarabanda di melodie “up-tempo”, affogate nel feedback e nelle distorsioni. Rispetto a The King is Dead questo nuovo album suona più “sporco”, più “lo-fi”: se nel full length precedente c’era spazio per l’elettronica e la voce era più limpida, qui i suoni sono più duri e diretti, mentre il cantato di Matteo Scarpa arriva lontano, riverberato da echi e incattivito dalle distorsioni.
 
Non c’è comunque uno stravolgimento drammatico nello stile del gruppo e chi ha amato la proposta musicale dei Kill Your Boyfriend troverà qui solo motivi di conferma: ascolterà quindi le chitarre in feedback, i ritmi serratissimi della batteria di Antonio Angeli, la voce effettata, a produrre una musica che unisce tanti stili, dallo shoegaze al noise, dal rock al (addirittura!) gotico (sentitevi a questo riguardo il brano finale “Kathy”). Il tutto sotto la benedizione dei “Numi Tutelari” dei Kill Your Boyfriend, ovvero Suicide e The Jesus And Mary Chain, omaggiati esplicitamente nel sesto pezzo “Belle”: il brano, uno dei miei preferiti, comincia con un sottofondo di tastiere per poi aprirsi con un andamento ritmato, dove una melodia sixties viene maltrattata dai rumori. L’elettronica, si diceva, c’è meno rispetto al passato, ma qualche sprazzo è evidente qui e lì (ad esempio in “Natasha”). 
 
Nell’album si trova anche “Elizabeth”, uscita come singolo esattamente un anno fa (in vinile rosso e in edizione limitata!) e di cui esiste anche un bellissimo video, così come suggestivo è il nuovo video promozionale per il brano “Jean”, disponibile da pochi giorni. 
 
Nell’estetica “killer” del gruppo questo album rappresenta un rovesciamento di paradigma: anziché dedicare i titoli dei brani ai “Boyfriend uccisi” (ogni loro brano in passato faceva sempre riferimento ad un uomo) stavolta il gruppo cita le “assassine”: Nancy, Eva, Jean, Elizabeth, Natasha, Kathy sono quindi alcuni dei titoli delle canzoni dell’album, anche se questa scelta sembra più un “divertissment”, senza che nasconda motivazioni più complesse.
 
Il gruppo si conferma come uno dei più interessanti della scena attuale e uno dei pochissimi in Italia ad aver acquisito un seguito importante ovunque. Non a caso Killadelica è uscito in contemporanea negli Stati Uniti per la Little Cloud Records, in Gran Bretagna per la Sister9 Recordings nonché qui da noi grazie alla Shyrec, loro “casa storica” che in quest’anno sfortunato ha dato alle stampe un altro album molto valido, ovvero l’esordio in full-length dei Talk To Her.
 
I Kill Your Boyfriend poi sono in grado di mettere d’accordo e piacere ad un pubblico assai eterogeneo, dai “reduci” degli anni ’80 (come il sottoscritto ehm…) alle generazioni attuali più attente ai suoni “alternative”. Visto che il gruppo dal vivo dà veramente il meglio di sé, la speranza è quella di vederlo presto (o per lo meno non troppo in là nel tempo) calpestare i palchi. Tra l’altro proprio i Kill Your Boyfriend sono stati l’unico gruppo che sono riuscito a vedere quest’estate a Padova (tra un lockdown e l’altro si potrebbe dire…), dove hanno dato vita ad una prova convincente davanti ad un’audience obbligatoriamente immobile e distanziata.
 
Killadelica è disponibile da pochi giorni in vinile, in CD, in digitale e in streaming. Qualsiasi sia il supporto che preferite, Killadelica merita davvero la vostra attenzione.