Gli Elegy Of Madness e La Giovane Orchestra Jonica. Il Teatro Fusco. La loro città, Taranto.
Perchè un live con orchestra? Quanti al solo leggere/udire questo altrove oggetto di forzato accostamento si rifiuterebbero d’andare oltre, d’approfondire, presi da un moto di disgusto? Perchè evoca paragoni con tronfie imprese segnate sovente da ignobile fallimento.
Ma Invisible world Live at Fusco Theater non cade nella trappola tesa dall’ambizione. Si dimostra sì disco rivolto/destinato ai soli cultori del complesso salentino, padrone ormai di uno stile proprio e definito, pur nella sua stretta aderenza ai canoni del symphonic metal (ecco che l’accompagnamento dei validi orchestrali trova un suo senso) con interprete femminile. Innanzi tutto per la voce meravigliosa di Anja Irullo, ma tutto il gruppo si esprime su livelli d’eccellenza, e la resa finale soddisferà certo anche i più curiosi meno avezzi a tali sonorità.
Sovente abbiamo dichiarato prossimo all’esaurimento il filone (un tempo aureo) del symphonic/gothic, prendiamoci una pausa di riflessione e concediamogli ancora una possibilità. Altrimenti rischieremmo, e sarebbe un peccato davvero, di condannare canzoni meravigliose come “Aegis of light”, “New Era”, “Apnoea”, “Egodemon” ad un ingiusto oblio.
Promossi senza riserve, gli EoM meritano l’ingresso nella serie d’eccellenza del symphonic-metal, anche la prova (ostica) del live con Orchestra può dirsi brillantemente superata.