ODRZ è un progetto italiano post industriale che si è sempre caratterizzato per un approccio estremamente corrosivo alla materia sonora. In questi tempi cupi e apocalittici che stiamo vivendo, nonostante la pandemia, non è mai venuto meno il sacro fuoco dell’ispirazione, quasi ci fosse l’intenzione di comporre una colonna sonora della nostra situazione attuale. Così nel 2020, fra mille difficoltà. ODRZ è riuscito a registrare 4 tracce che compongono il cd ODRZ75 pubblicato dalla Hellbones Records Già dal primo brano veniamo immersi in un’atmosfera malsana e putrida: siamo di fronte ad un post-industriale oscuro e deflagrante con rimbombi in sottofondo. Il suono è stratificato e magmatico. La seconda traccia continua sulla stessa falsariga facendo emergere il nostro Sé più profondo. Si tratta di una sorta di viaggio psichico nel nostro inconscio alla ricerca di quello spazio interiore di cui parlava il grande scrittore di fantascienza James Graham Ballard. Mi sono venuti in mente, almeno a livello di sensazione, i primi Cranioclast, quelli di un classico come Koitlaransk. Anche la seconda parte di questo lavoro non è da meno: le ambientazioni sono astratte con elementi noise sullo sfondo. La traccia conclusiva è poi particolarmente incisiva nella sua descrittività di paesaggi interiori ed esteriori devastati con un finale profondo e desolato. In definitiva ODRZ si conferma come uno degli artisti più interessanti in ambito post-industriale e credo che quanto abbiano seguito o seguano ancora questo suoni non dovrebbero lasciarsi sfuggire questo cd. Disponibile su Bandcamp: https://hellbonesrecords.bandcamp.com/album/odrz-odrz75.
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