Sempre attenta nell’indagazione di tutte le declinazioni del post, la curiosa MKM accoglie nel suo roster i francesi Demande À La Poussière, quartetto di provenienza transalpina che conta tra le sue fila nomi noti della scena alternativa francese, tra i quali nomino a mo’ di rappresentante Christophe Denhez degli Område e degli Ophe, qui titolare di voce e chitarre. Quiétude hostile è quello che gli amanti degli anglicismi definiscono sophomore album essendo il seguito dell’omonimo esordio datato 2018, ed applica alle otto tracce che lo compongono un processo di ibridazione evoluta tra death, doom/sludge, black ed hardcore, delineando scenari da incubo lovecraftiano che incombono su una narrazione che, per quanto riguarda la componente strumentale, riserva più d’una sorpresa. Come il sax nevrastenico disegnante traiettorie impazzite della finale “Expiravit”, degno sigillo di un’opera aperta dalle ambientazioni soffocanti e dall’incedere pachidermico di “Legér goût de soufre“. Tra questi estremi si collocano ulteriori sei brani caratterizzati dal canto disperato di Denhez e da un muro di suono contro il quale l’ascoltatore viene schiacciato letteralmente. Una compattezza impressionante al punto da celare qualsisia luce, respingendo l’ultimo raggio del sole morente calante su una umanità perduta. Uno dei migliori gruppi del genere, senza dubbio alcuno. 

 

PS: nessun riferimento all’omonima opera di John Fante.