Nuova capitolo di Mhole, un progetto frutto della collaborazione fra Moreno Padoan e Giovanni Leonardi. I 2 hanno deciso di unire le forze per creare un suono cangiante e liquido da loro definito “abstract techno industrial, bacteriological noise e anti-music active principle”. Il nuovo album, intitolato Quando la morte ti sussurra sul permafrost, prosegue nel codificare un linguaggio elettronico futurista. Dal punto di vista tematico, se già il precedente Sphores narrava di “futuro distopico” in cui l’umanità si era estinta ed erano sopravvissuti solo organismi unicellulari, qui il “concept” diventa, se possibile ancora più estremo. Viene descritta infatti la totale distruzione della vita sulla terra, un pianeta diventato morto e desolato dove nemmeno le spore sono sopravvissute. Il paesaggio è costituito ora solo da una desolante coltre di permafrost. Siamo dalle parti di certa fantascienza apocalittica in voga negli anni ‘60. Musicalmente le ambientazioni cercano di evocare la devastazione di questo ambiente. Possiamo ascoltare pulsazioni sconnesse, battiti e ronzii subliminali che ci trasportano letteralmente a vivere un futuro apparentemente lontano ma in realtà più vicino a noi di quel che pensiamo. Le atmosfere sono estremamente algide e minimali: alla fine si ha la vivida sensazione di stare entrando in una nuova era glaciale. Siamo di fronte ad una musica elettronica molto astratta e sperimentale che, al primo impatto, non risulta certo di facile ascolto. Tuttavia si tratta di un disco stimolante che ha un suo senso. Quando la morte ti sussurra sul permafrost esce per la Xonar in formato cassetta ed è anche disponibile su Bandcamp al seguente link: https://xonar.bandcamp.com/album/quando-la-morte-ti-sussurra-sul-permafrost.